Abbigliamento da ciclismo: fare la scelta giusta, dai calzini alla bandana sottocasco
Quando inizi a pedalare per fare un attività fisica, l'abbigliamento sportivo che hai nell'armadio va benissimo: maglietta, pantaloncini e sneakers. Poi ti appassioni e aumenti distanza e numero di uscite, allora ti accorgi che necessiti di un abbigliamento bici più tecnico. All’inizio la varietà e la particolarità dell'abbigliamento da ciclismo può creare confusione, ma grazie a questa guida e alla varietà, dall'abbigliamento da bici da corsa a quello MTB, saprai fare la scelta giusta. Continua a leggere
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Perché l'abbigliamento da ciclismo tecnico?
Hai iniziato a pedalare quasi per caso in una bella domenica primaverile, l'esperienza ti è piaciuta, alla domenica si è aggiunto il sabato e poi anche in settimana dopo il lavoro. È arrivato il momento per regalarti il corretto abbigliamento da ciclista. Le tue uscite saranno così, ancora più divertenti e confortevoli. Il mondo dell'abbigliamento ciclismo è molto vasto e variegato e districarsi tra le varie categorie all'inizio può non essere semplice. La divisione più grande la troviamo tra l'abbigliamento MTB e l'abbigliamento bici da corsa: i due macro mondi in cui si divide il ciclismo, che a loro volta si suddividono in sotto categorie. Pedalare in estate richiede meno accortezze che in inverno, dove è richiesto lo specifico abbigliamento da ciclismo invernale. E naturalmente la vestibilità tra uomo e donna è diversa, per cui abbiamo la collezione abbigliamento ciclismo per donna distinta da quella di abbigliamento ciclismo per uomo. Ma andiamo a vedere nel dettaglio materiali e caratteristiche principali.
Dalla lana alla Lycra, con la lana merinos che fa capolino
Dalla fine degli anni '80, l'abbigliamento da ciclismo ha avuto un'evoluzione incredibile. Si è passati da un'epoca in cui tutto l'abbigliamento era in fibre naturali, principalmente lana e, in misura minore, cotone, al trionfo della Lycra. Al giorno d'oggi praticamente ogni capo è fatto in materiale sintetico ultra tecnico. La lana è ormai un prodotto di nicchia presente solo nella varietà merinos, apprezzata per le sue qualità isolanti, sia dal caldo che dal freddo, e per essere inodore. Vediamo quali proprietà ci si aspetta da un capo di abbigliamento per bicicletta.
Comfort
Qualità imprescindibile per uno sport la cui durata si calcola in ore. Vi possono essere alcune differenze tra l'abbigliamento bici per tempo libero o per allenamento, meno attillato e quello da gara più stringente e performante, ma nessun capo potrà essere scomodo. Il comfort può essere raggiunto in molti modi lavorando su vestibilità e traspirabilità, ma è sempre in cima alla lista quando si progetta un capo di abbigliamento da ciclismo.
Vestibilità
La differenza più lampante in termini di vestibilità si ritrova tra l'abbigliamento bici da corsa e abbigliamento MTB. Più attillato il primo, ben aderente per essere il più aerodinamico possibile, più largo, studiato per essere comodo e talvolta protettivo il secondo, specie per le discipline Gravity o Trail dove la prestazione pura non è importante quanto invece la praticità. Nella MTB fa eccezione il Cross Country nella sua declinazione più agonistica, che spesso adotta l'abbigliamento da bici da corsa. Anche all'interno dell'abbigliamento bici da corsa spesso troviamo la differenza tra i tagli slim fit e regular fit, dove i tagli fit sono destinati a un uso più evoluto o agonistico mentre i tagli regular sono pensati per l'allenamento, o comunque un uso più tranquillo. Per ogni collezione, le case propongono la differenziazione tra abbigliamento ciclismo donna e abbigliamento ciclismo uomo per adattarsi al meglio alle diverse esigenze dei due generi.
Traspirabilità
In bici si suda, e anche tanto. Che un capo permetta al corpo la sua naturale funzione di termoregolazione è fondamentale. Le aziende produttrici di abbigliamento da ciclismo investono molto in questo campo, e se prevedi uscite impegnative è un parametro da tenere in grande considerazione: disidratazione e sudore sulla pelle rendono l'esperienza in bici molto meno piacevole, vale la pena investire qualcosa in più per evitare il problema.
Durabilità
Una volta comprato il capo che ci soddisfa, vorremmo che ci accompagnasse il più a lungo nelle nostre avventure in bici. Questo è possibile e dipende dalla giusta scelta iniziale e dalla corretta cura. La scelta iniziale consiste nel scegliere capi adatti a pedalare. Se, ad esempio, pratichiamo Mountain bike dovremo scegliere specifici capi resistenti agli strappi perché è normale impigliarsi in un ramo. I capi che usiamo più spesso, e quindi laviamo più spesso, è meglio sceglierli tra quelli che indicano un grado di usura maggiore. Perché sono proprio i lavaggi il fattore che più incide nella vita di una maglia o di un pantalone, ma lo vedremo in seguito nel dettaglio.
Aerodinamicità
Ultima, ma non meno importante. In suo nome tutti i fattori sopra elencati vengono sacrificati, quindi non è per tutti. Di solito ricercata nell'abbigliamento bici da corsa a causa delle velocità medie maggiori, è anche un fattore importante nel Cross Country MTB. Fondamentale in capi ultra tecnici come i body da cronometro e triathlon. Insomma, non per tutti e non per tutti i giorni, ma per chi guarda watt e prestazioni è una caratteristica importante.
Le stagioni
Con la giusta attrezzatura, il ciclismo può essere praticato tutto l'anno, e a tutte le latitudini. Certo chi pedala nelle regioni rivierasche o del sud è avvantaggiato, ma anche chi abita al nord può concedersi il piacere di una pedalata a gennaio con il giusto abbigliamento ciclismo invernale.
Estate
Durante i mesi caldi, l'abbigliamento bici è ridotto all'essenziale: pantaloncini, maglietta, canottiera estiva, calzini, guantini, occhiali e casco. Non serve nient'altro, al massimo una bandana sottocasco per evitare il sudore negli occhi e, se si prevede di andare in vetta a una salita alpina o appenninica, un gilet smanicato in tasca da indossare in discesa per non prendere freddo. Possiamo considerarlo l'abbigliamento ciclismo base. Anche se sarebbe sempre meglio evitare pedalare sotto il sol leone, esistono capi progettati appositamente per le temperature estreme e altri che offrono un'alta protezione dai raggi solari, particolarmente apprezzati da chi ha la pelle chiara, in aggiunta a una valida crema solare, ovviamente.
Inverno
All'opposto troviamo l'abbigliamento da ciclismo invernale. È sicuramente quello con il maggior grado di tecnicità. I produttori, in fase di progettazione, hanno il difficile compito di mantenere il calore corporeo e, allo stesso tempo, permettere la traspirabilità. Un equipaggiamento completo ciclismo invernale, per pedalare a temperature vicino o sotto allo zero, prevede: copriscarpe, calzamaglia, intimo invernale manica lunga, maglia invernale, giubbotto termico, sottocasco o passamontagna. Scarpe e caschi esistono nella specifica versione invernale. Serve un po' di equipaggiamento e molto specifico, ma pedalare circondati dalla bruma invernale è un'esperienza unica.
Mezze stagioni
Sembravano sparite, ma eccole qua. Primavera e autunno sono i periodi migliori per pedalare. Le temperature sono perfette per la bici, le ore di sole permettono lunghe uscite. Ma vestirsi per le mezze stagioni può essere una sfida! Il consiglio? Vestirsi a strati. Se parti al mattino quando le temperature sono basse metti gli scalda ginocchia, anche detti ginocchiere, o i gambali, e i manicotti che potrai abbassare con l'aumentare della temperatura. Indossa un gilet facile da ripiegare e riporre in tasca se inizia a darti fastidio. Per inizio primavera e autunno inoltrato esiste anche un abbigliamento più specifico come pantaloncini detti trequarti o corsari che coprono il ginocchio, maglie a manica lunga e capi di peso adeguato. Per i più fortunati che pedalano sulla costa o nel Sud Italia questo sarà anche l'abbigliamento ciclismo invernale.
L'armadio del ciclista
Adesso che l'idea di avvolgerti di Lycra per le tue avventure ciclistiche ti convince, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i capi che non possono mancare. I pantaloni sono fondamentali. Se sei agli inizi e non vuoi investire troppo nell'abbigliamento per bici, il consiglio di noi di BIKE24 è d'iniziare a crearti il tuo armadio ciclistico partendo da un buon paio di bib, come gli anglofoni chiamano i pantaloncini con le bretelle, o salopette, alla francese, se pedali prevalentemente su asfalto, o dei pantaloni larghi MTB, ma sempre dotati di fondello, cambieranno la tua esperienza ciclistica.
Poi viene la maglia da ciclismo, perché, allungando i chilometraggi, ti accorgerai che una maglia da bici è molto più confortevole quando si pedala e mantiene la pelle asciutta, specie se abbinata a un buon intimo tecnico. I guantini aumentano presa sul manubrio e comfort, un piccolo investimento che si ripagherà con gli interessi. E i calzini? Puoi iniziare con quelli che usi con le scarpe da ginnastica, ma con un paio specifico look e comfort saranno su un altro pianeta! E poi ci sono scarpe, occhiali, casco, manicotti & gambali, etc. Vediamoli in dettaglio.
I pantaloncini
È questo il capo più tecnico e maggior responsabile del comfort quando si pedala. I punti di appoggio bici/ciclista sono tre: manubrio, pedali e sella. Sulla sella si scarica la quasi totalità del nostro peso, facile intuire come sia delicato questo punto. I pantaloncini da ciclismo ne hanno fatto di strada, si è passati da capi di lana con inserto in pelle di daino che diventava cartone a ogni lavaggio e bretelle del vestito della domenica, a capi in Lycra con fondello a spessori differenziati e bretelle integrate in rete traspirante. Il fondello, la parte che si interfaccia con la sella, è il cuore dei pantaloncini. Ne esistono moltissimi, di solito classificati per ore di utilizzo, specifici per donna e uomo. Perché il fondello faccia a pieno la sua funzione deve essere vestito a pelle, niente intimo. Esistono speciali creme da applicare tra pelle e fondello che, “incollando” il ciclista ai suoi pantaloncini eliminano ogni sfregamento, perché macinando i chilometri gli sfregamenti sono il vero nemico del comfort.
I pantaloncini da bici da strada sono molto attillati e quasi sempre con bretelle integrate, tanto che nell'abbigliamento bici da corsa sono spesso definiti salopette. Il pantalone che si trova nell'abbigliamento MTB è largo, antistrappo, a volte dotato di tasche laterali. Con l'avanzata del Gravel, sul mercato sono comparsi pantaloncini attillati come per l'uso su strada, ma più robusti e dotati di tasche di derivazione Mountain bike.
La maglia
Se rosa o gialla identifica il primo in classifica generale, ma per tutti noi è soprattutto il capo che ci protegge da sole e vento nella parte superiore del corpo. Una maglietta che svolazza sarà fastidiosa all'aumentare della velocità, ma per andature più tranquille un taglio rilassato fornirà maggior comfort. I tessuti garantiscono soprattutto la traspirabilità, aiutati anche da cerniere posizionate frontalmente che permettono di aprire la maglia quando la temperatura si fa insopportabile. Su strada apprezzerai un capo leggero specie in estate, in MTB la robustezza e la resistenza agli strappi sarà un fattore da tenere in seria considerazione. Un tocco di colore aumenta la tua visibilità, per la tua sicurezza è una caratteristica importante.
L'intimo tecnico
Lo strato primario tra la nostra pelle e gli indumenti. Fondamentale per mantenere la giusta temperatura corporea in inverno ed espellere il sudore in estate. In estate si usano canottiere senza maniche in rete leggerissime, al lato opposto dello spettro troviamo la sottomaglia invernale a maniche lunghe e collo alto. Per chi non vuole utilizzate i classici pantaloncini da ciclismo, ma non vuole rinunciare al comfort che offrono, esistono specifiche culotte dotate di fondello.
Guanti, calzini e chi ne ha, più ne metta
Se pantaloncini e maglia sono i due capi principali che per primi entrano nell'armadio ciclistico, gli altri non sono da sottovalutare. I guanti possono essere a mezze dita, i cosiddetti guantini che caratterizzano soprattutto l' abbigliamento ciclismo da corsa, oppure a dita lunghe, per l'inverno ma usati anche in estate in Mountain bike. Più o meno imbottiti, possono fare la differenza a livello di comfort e presa del manubrio sugli sterrati o sugli asfalti italiani, per usare un eufemismo, non troppo perfetti…
I calzini sono spesso visti più come un accessorio alla moda che un capo tecnico. I professionisti usano calzini aerodinamici in tessuti speciali. Pochi ricercano questa caratteristica nei calzini che però rivestono un ruolo importante nel comfort complessivo. I colori fluo di alcuni modelli aumentano visibilità e sicurezza su strada. Insieme a quelli dalle grafiche accese e divertenti ordinane anche un paio in lana merinos, ti sorprenderanno al primo. Poi abbiamo manicotti, scalda ginocchia, gambali, sottocasco, etc. L'abbigliamento ciclismo è un mondo vastissimo che copre ogni esigenza, lo avrai già capito!
Casco, scarpe e occhiali
Sono la parte “hardware” dell'abbigliamento da ciclismo. Fondamentali per sicurezza e per migliorare l'esperienza, i caschi sono un capitolo talmente vasto che meritano le loro pagine di approfondimento specifiche.
Lavaggio e cura
Di solito le etichette dei capi di abbigliamento ciclistico iniziano così e spesso è l'unica frase che leggiamo prima di tagliare e buttare il talloncino. Sbagliato! Quell'etichetta contiene informazioni importanti che allungano la vita del tuo capo tecnico, leggila con cura. In generale, tratta con delicatezza ogni capo d'abbigliamento ciclistico. Cerca di evitare lavaggi e asciugature a macchina, usa solo detergenti delicati. Oltre ai lavaggi, il sole è il principale nemico dei tuo capi di abbigliamento ciclismo, e se quando pedali non puoi ovviamene evitarlo, asciugali e riponili lontani da fonti dirette di calore.
Abbigliamento ciclismo, guida all'acquisto per punti
Troppe informazioni? Segui questa scaletta e rendi ogni giro in bici un’esperienza indimenticabile:
- Tipo di ciclismo praticato
- Stagione
- Uso intenso o casuale
- Vestibilità uomo o donna
Inoltre, seguendo le indicazioni sulla taglia fornite dal fornitore potrai ottenere il massimo dalle tue pedalate all'aria aperta o in palestra.