Elettrostimolatore muscolare: la potenza dell'innovazione
Tra gli appassionati di ciclismo che vogliono migliorare le proprie prestazioni, sorge spesso una domanda: un massaggiatore elettrico per i muscoli è davvero utile? Gli elettrostimolatori sono presenti sul mercato già da molti anni: vediamo allora quali sono vantaggi offrono, come si usano e quali caratteristiche deve avere un buon modello. Continua a leggere
Cosa fa un massaggiatore elettrico e perché è utile?
L’elettrostimolazione è una tecnica mirata a migliorare (o ripristinare) il trofismo muscolare, ovvero il tono e il volume del tessuto. In questo modo, le fibre dei muscoli reagiscono in modo efficace agli stimoli di contrazione.
Si tratta di una tecnica utile tanto per migliorare l’allenamento quanto per favorire il recupero muscolare, e viene utilizzata anche a seguito d'infortuni per velocizzare la guarigione. Ma non solo: ecco 3 motivi per cui dovresti includere un elettrostimolatore professionale nella tua routine di allenamento.
- Migliora la preparazione fisica. I muscoli stimolati dagli impulsi elettrici sono più tonici e danno ai ciclisti un utile vantaggio negli sprint, ma anche nella resistenza: con una buona elettrostimolazione, infatti, potrai affrontare in modo più efficace le salite, dove l’allenamento di gambe e braccia è un elemento imprescindibile.
- Aiuta a prevenire i dolori. Molti ciclisti usano l’elettrostimolatore prima delle gare o degli allenamenti più intensi, perché aiuta a prevenire il rischio di lesioni, traumi e infiammazioni a danno del ginocchio. Se ti capita di provare fastidio o dolore dopo un giro in bicicletta, allora uno stimolatore muscolare può essere un’ottima soluzione per riscaldare i muscoli prima di salire in sella.
- Velocizza il recupero. I massaggiatori elettrici sono apprezzati anche per la loro capacità di ridurre l’affaticamento dopo una gara o un allenamento. Un recupero più veloce, infatti, si traduce in prestazioni migliori durante il giro in bici successivo.
Come si usa uno stimolatore muscolare?
Il funzionamento di un elettrostimolatore muscolare è piuttosto semplice: attraverso degli elettrodi posizionati sulla pelle, al muscolo vengono trasmessi impulsi elettrici che generano una contrazione volontaria.
È molto importante posizionare gli elettrodi prestando molta attenzione, perché l’efficacia di una seduta di stimolazione sta proprio nel corretto uso di questi piccoli elementi conduttori. Nel manuale d'istruzioni del tuo elettrostimolatore troverai indicazioni utilissime sul posizionamento degli elettrodi, che in generale vanno applicati nella zona in cui si ha la maggiore contrazione muscolare. Per trovare questa zona, puoi semplicemente applicare un gel sull’elettrodo e farlo scivolare sul muscolo mentre lo stimolatore è in funzione: ti accorgerai subito di qual è la zona in cui la contrazione è più forte. Ricorda che dovrai trovare una posizione comoda e rilassata per la tua seduta di stimolazione, perché eventuali contrazioni volontarie dei muscoli dovute a una postura errata possono provocare dolore e fastidio, oltre a ridurre l’efficacia della seduta.
In genere, i massaggiatori elettrici sono dotati di diversi programmi di stimolazione e di varie intensità: starà a te scegliere, in base alla tua forma fisica e allo stato dei tuoi muscoli, quale scegliere.
Con che frequenza bisogna usare lo stimolatore muscolare? Non esiste una risposta unica, ma il numero di applicazioni varia da persona a persona. Se percorri in bici molti chilometri (o sei un ciclista professionista), allora è una buona idea usare l’elettrostimolatore prima e dopo ogni sessione di allenamento, se invece vuoi semplicemente favorire la crescita e la salute dei muscoli, due o tre sedute a settimana dovrebbero essere sufficienti per ottenere buoni risultati.
3 consigli per scegliere il massaggiatore elettrico più adatto a te
Dal momento che in commercio sono disponibili decine e decine di elettrostimolatori diversi, sceglierne uno potrebbe essere un compito arduo. Dai un'occhiata alla nostra lista.
1. Numero di canali. Se vuoi stimolare più muscoli contemporaneamente, ad esempio braccia e gambe, per massimizzare l’efficacia e ridurre le tempistiche, opta per un modello che abbia almeno 4 canali di stimolazione. Per ogni canale sono presenti due elettrodi da applicare, ma ricorda che un muscolo grande come il quadricipite avrà bisogno di sei elettrodi (due per il vasto mediale, due per il retto femorale e due per il vasto laterale).
2. Scelta dei programmi di stimolazione. Il numero di programmi non è tanto importante quanto la qualità. Scegli un elettrostimolatore dotato di programmi specifici per gli arti superiori e quelli inferiori, e magari anche per i muscoli posturali. Un buon modello, inoltre, dovrebbe includere programmi per il rilassamento e il defaticamento, e magari anche per la stimolazione della circolazione.
3. Durata della batteria. Un consiglio? Evita gli elettrostimolatori con batterie rimovibili, perché dovrai sostituirle spesso e rischi un notevole calo delle prestazioni. I modelli con batteria dedicata ti permettono di risparmiare sul costo delle pile e sono decisamente più efficaci.
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