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Downhill & Enduro – Le migliori acrobazie su due ruote sono le tue!

Accelera, scegli la direzione, salta e atterra come un razzo per domare l'adrenalina della prossima curva. Nelle discipline Gravity come il downhill, l'enduro e il freeride MTB, la fluidità, le emozioni e, non per ultimo, la piena fiducia nella propria attrezzatura sono la carta vincente. Scopri la migliore attrezzatura enduro e downhill nel nostro shop online: dagli accessori ai caschi, alle protezioni per enduro e DH. Preparati per la tua nuova avventura!

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MTB gravity e le discipline speciali

Tra chi ha la passione della mountain bike e del ciclismo in generale, termini come MTB gravity o parkride sono ben noti. Ma cosa celano questi termini e quali requisiti impongono queste discipline della mountain bike e la relativa attrezzatura da MTB? Di seguito, rispondiamo a queste e altre domande a proposito di enduro e downhill. Per gravity mountain bike, si intendono le uscite su percorsi sterrati in forte discesa e costellati di ostacoli, nei quali superare è la forza di gravità che detta legge. In linea di massima, il gravity MTB comprende le seguenti discipline: enduro, downhill, freeride, park, 4X e dual. Queste discipline implicano requisiti particolari per l’attrezzatura. Da noi di BIKE24, puoi trovare tutto il necessario per il tuo set di attrezzatura downhill ed enduro. Ma approfondiamo due discipline e tipologie di percorso molto amate.

Ciclista con abbigliamento Enduro MTB alle prese con un fantastico 360

Girare nel gravity bike park

Un bike park offre percorsi artificiali in discesa che, generalmente, prevedono tre livelli di difficoltà: blu (facile), rosso (medio) e nero (difficile).
A seconda della loro conformazione, i percorsi vengono spesso assegnati alle seguenti discipline MTB gravity: flowtrail, pumptrack, singletrail, 4X, slopestyle, enduro, freeride o park e downhill.

I percorsi, indicati anche con l’inglese line, sono costellati di diversi ostacoli:

Dal flowtrail = pochi ostacoli facili... fino al downhill = molti ostacoli difficili

È quasi sempre possibile aggirare gli ostacoli seguendo le cosiddette “chicken line”, i percorsi alternativi più semplici. 
Un vantaggio particolare dei bike park è la possibilità di transfer fino all’inizio del percorso tramite seggiovia o navetta.
Una volta arrivati in vetta, nella maggior parte dei casi, ci si lancia da una piattaforma, perfetta per prendere velocità. 

Durante il percorso, è spesso possibile effettuare deviazioni. Le sezioni pericolose lungo l’itinerario sono segnalate e dotate di ulteriori misure di sicurezza.

Ciclista in sella a una bici Enduro con abbigliamento dedicato

L’attrezzatura per MTB necessaria in un bike park

Secondo la nostra esperienza, una bici da trail full suspension con escursioni generose o una MTB da downhill consentono il massimo divertimento in un bike park e, se si hanno le necessarie qualità di guida, permettono di affrontare qualsiasi percorso. Chi pedala XC e hardtail da trail, invece, si godrà meglio flowtrail, singletrail e pumptrack. Qualora il bike park prescelto presenti un percorso slopestyle o dirt, occorre un’apposita bici da dirt jump.  Chi ha già visitato un MTB bike park sa come funziona. Si inizia con il riscaldamento sul flowtrail o pumptrack, per poi procedere con i tratti più difficili e le risalite.

È imprescindibile un casco dotato di buona vestibilità e sistemi di sicurezza avanzati. Quando si spinge al limite qualcosa può andare storto e il pericolo di lesioni aumenta durante salti e tratti tecnicamente difficili, per questo ti consigliamo attrezzatura downhill protettiva aggiuntiva. Ad esempio paraginocchia e parastinchi, gomitiere, una protezione per la schiena, una maglietta o un gilet protettivo e, per i percorsi più ardui, una protezione per il collo. 

Molti bike park forniscono indicazioni in merito al set di attrezzatura protettiva downhill obbligatoria sui propri percorsi. Chi pratica downhill, freeride ed enduro dovrebbe procurarsi un casco integrale.
Il casco integrale enduro e downhill offre una protezione aggiuntiva per il mento e la massima protezione la offre in combinazione con una maschera protettiva. Chi frequenta regolarmente i bike park dovrebbe disporre anche di scarpe da MTB particolarmente robuste. Gli appositi modelli di calzature da gravity risultano rinforzati nell’area delle dita e del tallone e, grazie a suole speciali, offrono una presa maggiore sui pedali flat.

Per completare l’equipaggiamento per DH MTB, è consigliabile procurarsi anche un piccolo zaino da bici, possibilmente dotato di sacca idrica e schienale protettivo integrato. Dovrebbe offrire lo spazio sufficiente per una giacca antipioggia, un mini multitool, una pompa, una camera d’aria, un kit di riparazione e un paio di barrette energetiche. I diversi tipi di percorsi impongono requisiti diversi all'assetto delle sospensioni. Per questo motivo, consigliamo l'acquisto di accessori per downhill, come una pompa per ammortizzatori

Un trucchetto, per impedire che i sistemi di aggancio degli impianti di risalita rovinino il manubrio, puoi proteggerlo utilizzando un nastro per manubrio, una vecchia camera d’aria o simili. Vedere ed essere visti: magliette e maglie a maniche lunghe tecniche, e trendy, nonché guanti abbinati, sui trail sono tanto importanti quanto una bici veloce. La maggior parte delle maglie da gravity offre una vestibilità piuttosto ampia, in modo da garantire spazio sufficiente per le protezioni sotto la maglia a maniche lunghe.

Abbigliamento Enduro & Downhill: lo stile di chi non può fare a meno dell’adrenalina

Vedere ed essere visti: magliette e maglie a maniche lunghe tecniche, guanti adeguati, un casco sicuro completo di occhiali MTB e, naturalmente, scarpe resistenti sono tanto importanti sul percorso quanto una bici veloce. Le vere maglie da gravity offrono una vestibilità piuttosto ampia, in modo da garantire spazio sufficiente per le protezioni sotto la maglia a maniche lunghe. Vengono utilizzati soprattutto tessuti ad asciugatura rapida anche se non particolarmente traspiranti, perché nel DH è importante soprattutto proteggersi dall’aria fredda della discesa.
Al contrario, chi si dedica all’enduro e trascorre intere giornate in sella esplorando percorsi in salita e in discesa immersi nella natura preferisce spesso magliette MTB Enduro a mezza zip con vestibilità normale o una semplice t-shirt in cotone con fantasie alla moda.
Non si utilizzano quasi mai protezioni per la schiena o maglie protettive. Per quanto riguarda i pantaloni da enduro e downhill, vale innanzitutto il principio “form follows function” (l'estetica dopo la funzionalità), dunque i funzionali pantaloni e pantaloncini da MTB presentano una vestibilità ampia nei punti giusti per garantire comfort e libertà di movimento.
In questo modo, ad esempio, resta spazio sufficiente per un paio di pantaloni interni dotati di fondello o per indossare senza problemi pantaloni protettivi e paraginocchia. I pantaloni lunghi da MTB si stringono generalmente a livello del polpaccio. In questo modo non svolazzano durante la discesa, prevenendo la pericolosa eventualità che restino impigliati. Con i giusti pantaloni, sui trail si pedalerà comodi e asciutti, a prescindere dalle condizioni meteorologiche.
Ciò è possibile grazie al tessuto funzionale elastico (ad esempio, dotato di membrana contro l’umidità e il vento), a sistemi di ventilazione, ad esempio inserti in rete o mesh, polsini elastici e cuciture piatte o sfalsate.
Per una maggiore resistenza alle abrasioni, l’area soprassella e l’interno coscia sono spesso rinforzati.

Parlando di abbigliamento downhill, anche in presenza di temperature più elevate, spesso si indossano pantaloni da MTB lunghi che presentano un taglio più aderente sui polpacci. In questo modo, si riduce innanzitutto la quantità di abrasioni in caso di contatto indesiderato con il terreno e la resistenza all’aria non aumenta inutilmente. Nella MTB enduro, abbigliamento dalla vita in giù spesso significa pantaloncini trequarti anche in caso di temperature più calde: così, ginocchia e cosce risultano più protetti dal sole, ma anche da superfici ruvide quali le pareti rocciose. Nell’ambito dell’abbigliamento protettivo, anche i guanti lunghi rivestono un ruolo importante. I modelli più sottili offrono protezione dai graffi provocati da piccoli rami e aumentano contemporaneamente la presa sul manubrio e sulla leva del freno. Tuttavia, chi vuole davvero fare sul serio dovrebbe prediligere guanti per MTB dotati di un ulteriore rinforzo in plastica sul dorso della mano. Spesso riescono a evitare anche le ferite peggiori provocate da rami e pietre appuntite in caso di urto.

Caschi, occhiali e scarpe da MTB particolarmente resistenti

Per completare il perfetto set attrezzatura downhill ed enduro, sono necessari accessori downhill come un casco dotato di buona vestibilità e occhiali e calzature resistenti specifiche per DH. Per quanto riguarda la protezione della testa, è disponibile una vasta gamma di opzioni per chi pratica l’enduro. In caso di percorsi e condizioni non troppo impegnativi, si preferisce indossare un casco open-face che copre la nuca e i lati della testa, ma risulta comunque ben ventilato. Frontalmente, i caschi sono dotati di una visiera più lunga e ribaltabile. Per quanto riguarda gli occhiali, nell’enduro si indossano anche occhiali full-frame o maschere. Le maschere per MTB da gravity sono speciali occhiali monolente che forniscono una protezione ottimale da polvere, sporco, umidità e colpi d’aria. Inoltre, consentono una pulizia migliore e possono essere abbinati anche a una visiera a strappo (tear-off) per le gare. In caso di terreno più duro o percorsi downhill ricchi di salti in un bike park, più pericolosi, un casco integrale rappresenta probabilmente la soluzione migliore. Questo accessorio DH offre un’ottima protezione completa, ma risulta meno adatto alle escursioni a causa dell’assenza di aperture di ventilazione. Per chi ama sia l'enduro che la downhill, un casco integrale modulare può rappresentare il compromesso ideale. Prima dei tratti flow o per i transfer, è sufficiente riporre la mentoniera nello zaino da bici, per poi montarla nuovamente sul caso quando la difficoltà aumenta. In ogni caso, chi pedala su terreni molto scoscesi dovrebbe abbinare il casco integrale a una maschera da MTB. Insieme, il casco e la maschera forniscono una protezione ottimale per il viso poiché le maschere si collegano al casco mediante la fascia elastica e sono più semplici da mettere e togliere. E inoltre, in caso di pioggia e umidità, il viso e gli occhi risultano protetti dagli schizzi di fango.

Alla grande: proprio come le bici, l’abbigliamento e l’attrezzatura protettiva da enduro e downhill devono essere più robusti, anche le scarpe per MTB da gravity devono offrire maggiori durevolezza e protezione.
Per questo si usano scarpe a metà caviglia o, per una maggiore sicurezza, sopra la caviglia. La suola esterna deve essere adatta a una superficie di contatto particolarmente ampia con pedali flat o a sgancio rapido con una piattaforma di grandi dimensioni. Tra i modelli disponibili per enduro e downhill, questa caratteristica è conferita prevalentemente da una suola in gomma con disegno grippante. Le suole delle scarpe per pedali a sgancio rapido sono generalmente dotate di un’apposita guida nell’area della tacchetta per agevolare la salita e la discesa dalla bici nonostante la solidità dell’aggancio.

I bordi anteriori e posteriori della suola devono essere smussati per una maggiore comodità durante la camminata. In una scarpa da gravity valida, l’area del tallone e delle dita è rinforzata per garantire maggiore protezione. Nei modelli migliori, il mesopiede è sostenuto da una linguetta ampia e imbottita. Le scarpe presentano sistemi di chiusura a stringhe o in velcro, che le rende fascianti a livello del mesopiede e della caviglia. Ma anche l'interno di una scarpa da MTB specifica deve essere adattato per camminare su terreni accidentati. A tal fine, vengono utilizzati sistemi sofisticati per la soletta che attutiscono gli urti e, al contempo, conferiscono rigidità alla scarpa.

Ciclista alla ricerca di abbigliamento per downhill davanti a uno scaffale di maglie e pantaloni DH

Bici da Enduro vs Downhill

L’enduro è una variante del MTB gravity sempre più diffusa negli ultimi anni. Ciò dipende anche dalla molteplicità di mountain bike e attrezzature disponibili per questa specialità. Un trail per enduro è un insieme di brevi tratti in salita e ripidi tratti in discesa, costellati di salti e altri ostacoli. Inoltre, il percorso è complicato da pietre o cosparso di radici. Pertanto, chi pratica enduro deve possedere una tecnica sofisticata, essere in buone condizioni fisiche e con una buona dose di coraggio. A definire lo standard massimo in termini di abilità ciclistiche è il downhill, la disciplina MTB gravity più difficile. I percorsi, tutti in discesa, presentano una pendenza media molto alta e, inoltre, sono costellati di ostacoli artificiali, quali salti, cosiddetti drop, curve paraboliche, curve e controcurve, massi, radici che affiorano e molto altro. Ciclista e materiale devono essere in grado di tollerare carichi estremi, pertanto sono caldamente consigliati una bici da downhill e attrezzatura downhill specifica, come un set di attrezzatura per DH formato da casco integrale e protezioni.

Cos'è una MTB da Enduro?

Infografica della bici da enduro

In percorsi con passaggi gravity impegnativi, la bici da enduro deve essere molto robusta. Di norma, queste stabili mountain bike, realizzate in alluminio o carbonio ultraleggero, sono biammortizzate e presentano un’escursione della forcella ammortizzata anteriore da 150 a 170 mm e posteriore fino a 170 mm. La forza di propulsione necessaria è spesso conferita da trasmissioni 1 x 11/12 con un range della cassetta pignoni particolarmente ampio per consentire di raggiungere la cima della salita con la propria forza. Un’ulteriore caratteristica molto utilizzata sono i reggisella telescopici, dropper in inglese, regolabili in altezza. Consentono una pedalata piacevole e, al contempo, spazio per le gambe sufficiente in discesa. 

Cos’altro rende divertente e sicura la discesa su una MTB da Enduro? Naturalmente, dei freni potenti.
Molte bici gravity da enduro utilizzano freni a disco a quattro pistoncini in combinazione con un diametro dei dischi del freno di 200 mm davanti e 180 mm dietro. Per consentire una trasmissione ottimale dell’accelerazione e dell’azione frenante e persino l’esecuzione di drop alti, le bici da enduro sono dotate di ruote larghe e stabili da 27,5 (650B) o 29 pollici. Su queste ruote sono montati copertoni voluminosi dotati di un adeguato profilo tassellato e di carcassa rinforzata. Nonostante queste caratteristiche prestazionali impressionanti, le MTB da enduro presentano spesso un peso relativamente contenuto di circa 14 kg. Pertanto, permettono una buona pedalata in salita, risultano agili in piano e, durante la discesa su sterrato a ruote incollate al terreno, presentano prestazioni simili a quelle di una bici da downhill o freeride.

Come si riconosce una MTB da una Downhill?

Infografica della bici da downhill

Le mountain bike moderne sono incredibili, proprio come le manovre e le velocità durante il downhill. 
Telaio e struttura risultano particolarmente stabili per salti alti e lunghi o massi duri. Analizzando i dati geometrici, in particolare la sella inclinata e l’angolo di sterzo piatto, emerge rapidamente come queste bici gravity biammortizzate siano interamente concepite per discese ad alta velocità. Inoltre, il percorso è costellato di curve adiacenti, wallride e salti estremi. Per dominare le forze risultanti, è necessario ogni millimetro della corsa della sospensione. La ruota anteriore è quasi sempre dotata di una corsa fino a 200 mm, mentre quella posteriore di almeno 190 mm. Tuttavia, l’elevazione posteriore dipende notevolmente dalla combinazione di ammortizzatore e cinematica del carro posteriore del telaio. In presenza di una pendenza media del 20%, ad esempio sul percorso downhill di Leogang, è possibile rinunciare con sicurezza a una trasmissione elevata. La maggior parte dei cambi 1 x 7/10 è dotata di pignoni a rapporti stretti e incentrata sulla durevolezza. Per consentire un rallentamento affidabile anche per le discipline gravity più estreme, le bici da downhill sono dotate di freni a disco a quattro pistoni particolarmente grintosi e di dischi del freno da almeno 200 mm. Sulle moderne mountain bike da downhill, la forza e l’accelerazione vengono trasmesse con ruote da 27,5” o 29” estremamente stabili, realizzate in alluminio o carbonio. Vengono spesso montati copertoni dal profilo marcato, dotati di carcasse appositamente rinforzate per conferire stabilità e durevolezza. Le bici gravity da downhill consentono velocità elevate su percorsi tecnicamente ardui, nonché ampi salti con airtime notevole. A causa della trasmissione ridotta e del peso spesso superiore a 16 kg, una salita in montagna risulta solo limitatamente possibile.

Bici elettriche da enduro e downhill: addio agli impianti di risalita

A chi non è capitato? Con enorme fatica si percorre il tratto in salita in sella alla MTB da enduro e si pensa: “Mai più”. Ma solo pochi istanti più tardi, la fatica appartiene al passato grazie alla scarica di adrenalina e al flow. Oppure, durante una calda giornata estiva, la coda per la seggiovia del bike park per l’ultima discesa si snoda fino al parcheggio: ciò significa spesso tornare a casa. Come cambierebbero le cose con una MTB in grado di andare in salita e in discesa quasi su ogni terreno con la stessa facilità di una moto da motocross molto leggera? Le e-bike da enduro e downhill offrono proprio queste prestazioni. E con loro ti potrai godere il tepore di trail al mare come quelli di Finale anche in inverno, quando l'allenamento è scarso! Le e-bike da enduro e downhill rendono (nuovamente) allettanti impegnative escursioni in montagna e percorsi freeride soprattutto per rider con buona tecnica, ma allenamento insufficiente.

In generale, le e-bike da enduro riscuotono sempre più successo, in quanto sono dotate di caratteristiche sufficienti per la maggior parte degli stili di guida e offrono il supporto del motore elettrico anche per percorsi piuttosto lunghi con molto dislivello. Naturalmente, tutti i modelli sono full suspension, ossia con carro posteriore del telaio ammortizzato. Un effetto collaterale positivo del peso complessivo elevato (pari o superiore a 20 kg): grazie all’aumento della massa ammortizzata e alla geometria ad angoli aperti, queste bici elettriche risultano particolarmente stabili nel downhill e fluide sui sentieri. Ci si potrà così concentrare maggiormente sulla guida, con le mani ben salde sul manubrio e sui freni. Attualmente, tutte le MTB elettriche di prima fascia si basano su un motore centrale, che consente di bilanciare correttamente la bici anche durante la fase di volo. Inoltre, la ruota anteriore non si solleva in modo incontrollabile durante la salita. I motori si distinguono per picchi di potenza fino a 800 watt e offrono un sostegno duraturo di 250 W/h

Componenti MTB per macinare la strada con ancora più forza

Nei casi estremi, per salti di due metri e anche oltre, tutti i componenti delle MTB da enduro e downhill devono risultare particolarmente robusti e il fascino di una MTB da gravity spesso risiede proprio nell’estetica compatta e massiccia. Anche i freni devono fornire potenza estrema e massima resistenza. Ciò comporta un peso maggiore. In questo caso, chi pratica enduro con abbastanza allenamento stringe i denti e affronta le salite o al massimo percorre qualche metro a piedi.
Tuttavia, la situazione può diventare snervante sui percorsi più lunghi. Si inizia a pensare: “Chi me lo fa fare? Scendo e risalgo con la seggiovia!” Certo, in discesa il peso della bici non è così importante grazie alla forza di gravità. La domanda, però, è la seguente: com’è ripartita la massa e quanto funziona bene il telaio?

 

Telaio: forcella e ammortizzatore

Gli aggiornamenti delle sospensioni sono interessanti per l'Enduro e il Downhill, al fine di molleggiare e smorzare meglio il grosso della massa, la cosiddetta massa molleggiata. A questo scopo, le forcelle e gli ammortizzatori di alta gamma sono regolabili con maggiore precisione. Di solito offrono, ad esempio, uno smorzamento in compressione ed estensione ad alta e bassa velocità regolabile separatamente (compressione ed estensione veloce e lenta), ma anche smorzamento e componenti della sospensione a basso attrito. Le sospensioni delle MTB da Enduro di fascia alta di solito hanno anche un'impostazione di smorzamento o di completo bloccaggio della compressione per ridurre la dispersione di energia sulle lunghe salite e sui trasferimenti. Per quanto riguarda le sospensioni, si utilizza l'aria per un peso minore e una regolazione più semplice e veloce, oppure le molle in acciaio per la massima longevità e una sensazione di sospensione più lineare. Le forcelle a doppia piastra, standard sulle bici da DH, sono disponibili anche con "escursione ridotta" (170 -180 mm) per l'enduro aggressivo, un'alternativa più robusta per i percorsi con salti e dislivelli maggiori. Ma anche la sospensione posteriore può essere migliorata con un nuovo ammortizzatore. Un ammortizzatore ad aria per DH ed Enduro di ultima generazione è relativamente leggero rispetto a quello in acciaio e offre molte opzioni di regolazione esterna per adattarsi ai percorsi. Ma non è tutto: i veri tuner possono anche ottimizzare l'assetto interno - parola d'ordine: pacco spessori. Utilizza un ammortizzatore con molle in acciaio se vuoi una versione particolarmente resistente e che richieda poca manutenzione nonostante i terreni più difficili. Con molle leggere progressive, tuttavia, è possibile dare del filo da torcere anche a un ammortizzatore a molla. A seconda dello stile di guida o del peso del rider, si consiglia un modello di ammortizzatore piggyback (con serbatoio dell'olio), in modo che l'olio nel circuito di smorzamento possa fluire rapidamente e senza schiumare (surriscaldarsi).

Ruote estremamente stabili

Come per tutte le MTB, anche per le bici da downhill ed enduro la massa rotante delle ruote è importante.
È possibile ridurla ulteriormente utilizzando dei cerchi leggeri in alluminio o portarla all'estremo con ruote con cerchi in carbonio. Per quanto riguarda le dimensioni delle ruote, si sono affermate quelle da 27,5”, ma si usano anche quelle da 29”, a seconda di telaio e forcella, altezza del rider e percorsi. Consentono un’area di contatto degli pneumatici più ampia, maggiore trazione e, tuttavia, un migliore comportamento nel superamento degli ostacoli. Il carbonio non è più una rarità per i cerchi anche nel gravity, ma l’alluminio è sempre molto diffuso. La larghezza del canale dei cerchi ormai supera i 30 mm. Le ruote sono per la maggior parte dotate di mozzi a flange più alte per l’ottimizzazione dell’angolo d'innesto del raggio e della rigidità laterale e di 32 raggi standard davanti e dietro. Inoltre, è importante che le nuove ruote siano adatte alla bici. Le forcelle e i telai delle MTB da enduro attualmente disponibili sono generalmente compatibili con mozzi Boost la cui battuta anteriore è 15 x 110 e quella posteriore 12 x 148 mm. Sulle bici da downhill le battute sei mozzi salgono a 20 x 110 mm/12 x 148 mm o 20 x 110 mm e 12 x 157 mm. Le ruote sono Tubeless Ready. Cos’altro serve per le soluzioni tubeless? I copertoni adatti.

Copertoni per MTB Downhill ed Enduro

Il profilo di un copertone per MTB Enduro

Questi copertoni, rispetto ad altre discipline da MTB, sono naturalmente più larghi (fino a 2,6”) e dotati di profili tassellati notevolmente pronunciati. Oltre a diverse dimensioni, sono disponibili anche varianti speciali, ad esempio per terreni duri ghiaiosi oppure fangosi e umidi. Sulle MTB da gravity, solitamente si utilizzano copertoni differenti, ad esempio un modello più leggero davanti, ottimizzato per la presa in curva e con profilo medio per migliorare la forza frenante sul terreno. Al posteriore si può utilizzare, ad esempio, un copertone meno scolpito con maggiore protezione da foratura e pizzicatura. Per quanto riguarda la tipologia, la gamma è molto ampia: a un estremo si trovano versioni tubeless pieghevoli e relativamente leggere con minore protezione antiforatura e delle pareti laterali.
All'altro estremo si trovano pneumatici rigidi, cablati o wired, estremamente stabili, ma anche pesanti, con pareti laterali notevolmente rinforzate. Poiché anche i copertoni devono dare ammortizzamento e, in caso di pressione ridotta, non offrono più una protezione antiforatura sufficiente a dispetto di tutti gli accorgimenti, contro le forature spesso sono necessari inserti o sistemi a più camere.

Freni potenti

Freni a 4 pistoncini per MTB Enduro montati su una bici

Nonostante tutti gli accorgimenti per garantire una struttura leggera, una moderna bici da downhill con telaio principale in carbonio pesa circa 16 kg. Questa è la massa che, insieme a quella del ciclista, occorre rallentare prima delle curve spesso strette o persino dei tornanti. Se i freni risultano troppo poco potenti, è necessario verificare se i dischi del freno davanti e dietro presentano dimensioni di almeno 200 mm. Se la potenza frenante non risultaa ancoracomunque sufficiente, è possibile impiegare, come ultima spiaggia, dischi da 220 mm. Lo standard per le bici da downhill sono i freni a disco a quattro pistoncini, mentre per l’enduro vengono in parte impiegati impianti frenanti a soli due pistoncini. Con l’upgrade a quattro pistoncini, è possibile incrementare ulteriormente la potenza frenante. Anche un impianto frenante completamente nuovo, tuttavia, può risultare interessante in quanto grazie alla lavorazione in alluminio e alle pastiglie dei freni ottimizzate, nella maggior parte dei casi è possibile ottenere una migliore dissipazione del calore e, quindi, maggiore resistenza. Gli impianti frenanti di alta qualità, inoltre, offrono ancora più possibilità di personalizzazione del montaggio della leva del freno.

Attacco manubrio delle bici da enduro e downhill

Per concludere in bellezza, dedichiamoci all’ottimizzazione del cockpit. I moderni attacchi manubrio in alluminio lavorato risultano leggeri e possono essere più corti e più rigidi rispetto al passato e sono montati in combinazione con manubri ampi. Spesso, i nuovi modelli nelle varianti Direct Mount offrono anche una superficie di ancoraggio più ampia e, sempre più spesso, hanno un collarino di serraggio di 35 mm di diametro per una stabilità ancora maggiore. Insieme ai manubri “flessibili” di larghezza fino a 800 mm, si produce così una stabilità elevata senza che ciò comporti più rigidità: il risultato è un comfort maggiore per le articolazioni. Gli spessori ottimizzati delle pareti dei tubi consentono maggiori stabilità e flessibilità. La realizzazione delle pareti dei tubi risulta persino migliore con il carbonio rispetto all’alluminio, grazie alla possibilità di allineare a piacimento all’allineamento delle fibre.