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La muta da triathlon in neoprene: veloce in acqua e in zona cambio

Nuoto, croce e delizia del triathlon. Se il nuoto in acque libere rende unica e affascinante la triplice disciplina, facile innamorarsi del triathlon dai filmati della frazione di nuoto alle Hawaii, è allo stesso tempo un ostacolo per chi non ha un passato a macinare vasche in piscina. Ma per fortuna ci aiuta la muta da triathlon, una seconda pelle che aumenta galleggiamento, sicurezza e prestazioni in acqua. Vediamo come scegliere questa preziosa alleata. Continua a leggere

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Come scegliere la muta da triathlon

Prima di descrivere una muta da triathlon, diciamo subito cosa non è: una muta da sub. Se perché se a prima vista può apparire simile a una muta subacquea, in comune hanno solo il fatto di essere una muta in neoprene. Proteggere dal freddo, caratteristica principale della muta da sub, è solo una delle sue caratteristiche. La muta da triathlon, non solo deve prevenire l'ipotermia, deve essere anche veloce in acqua e poter essere sfilata velocemente in T1, la transizione dal nuoto alla bici.

Come è fatta una muta da triathlon

Andiamo quindi a vedere quali caratteristiche ricercare, non necessariamente in ordine di importanza, che è soggettivo, come vedremo, in una muta da triathlon:

  • Protezione dal freddo
  • Galleggiamento
  • Velocità in acqua
  • Svestizione rapida

Veloce da sfilare Come la muta in neoprene da triathlon protegge dal freddo

Innanzitutto, parlando di freddo, ma non solo, le mute da triathlon, e il loro utilizzo in gara, sono vincolate dal regolamento tecnico.

Se per alcune categorie la muta è sempre consentita, in generale il suo uso è vincolato alla temperatura dell'acqua:

  • > 20°C: muta vietata
  • 24°C - 20°C: muta facoltativa
  • 19°C - 14°C: muta obbligatoria
  • > 13°C: frazione di nuoto annullata

La tabella è valida per le gare su distanza olimpica, per eventi su distanze più lunghe le temperature di riferimento sono maggiori, in un Ironman la muta è consentita fino a 24°C, ad esempio.

Ma come ci protegge dal freddo? Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la muta stagna in neoprene da triathlon non esiste. Sotto la muta si infiltra un velo d'acqua che si scalda a contatto con il corpo, mantenendo così la temperatura corporea grazie alle proprietà di isolamento termico di questo materiale. E il neoprene permette anche di galleggiare meglio.

 

Come la muta da triathlon favorisce il galleggiamento e la velocità in acqua

Meno attrito uguale più velocità. Vale a terra, come in acqua. E per diminuire l'attrito in un liquido bisogna galleggiare, e qui ci aiuta il neoprene. Essendo essenzialmente un materiale plastico, tecnicamente un poliammide imparentato con la gomma, il neoprene fa si che la muta da triathlon in neoprene galleggi. Questo è un aspetto particolarmente apprezzato da chi non ha una perfetta tecnica natatoria.
Il regolamento tecnico del triathlon impone però un limite allo spessore del neoprene e, comunque, uno spessore eccessivo inficerebbe la corretta tecnica di nuotata. Per questo i costruttori utilizzano neoprene di diversi spessori nelle varie parti del corpo: più sottile nelle spalle per non ostacolare la bracciata, più spesso nelle gambe e tronco per il galleggiamento.
I modelli più evoluti si caratterizzano spesso per la loro composizione con pannelli di neoprene, e altri materiali, che si differenziano per spessore e mescola scelti per esaltare le diverse funzioni delle varie parti del corpo durante la nuotata,

Essere veloci in acqua significa scorrere bene attraverso il fluido. E, oltre a galleggiare, una muta deve anche non porre una resistenza data dall'attrito. Il motivo per cui la cerniera della muta da triathlon è sulla schiena, ad esempio. E per questo le mute da triathlon hanno una superficie particolarmente liscia e alcuni modelli addirittura cercano di replicare la pelle di squalo, la superficie più idrodinamica in assoluto.

La muta da triathlon deve sfilarsi velocemente

Questo è un aspetto che potrebbe non interessarti se cerchi semplicemente una muta per nuoto in acque libere da mettere sopra il costume da nuoto, ma nel triathlon il cronometro non si ferma tra una frazione e l'altra, per cui è fondamentale non perdere tempo nelle transizioni. Per cui se mettersi la muta richiede tempo e attenzione, alcuni produttori forniscono anche i guanti per indossare le loro mute, togliersela deve essere fatto in un baleno. Per questo i produttori hanno escogitato sistemi che vanno dalla banale cordicella attaccata alla cerniera, a sistemi di sfilamento evoluti a livello di posi e caviglie.

Come scegliere la muta da triathlon per principiante

Innanzitutto definiamo principiante. Se è il tuo debutto nel triathlon, ma hai un passato nel nuoto in piscina o, meglio ancora, in acque libere, non ti consideriamo come debuttante nel triathlon. In questo caso parliamo di chi non ha una tecnica natatoria perfetta e non si sente completamente a proprio agio in acque aperte.

La muta da scegliere sarà quella che garantisce il migliore galleggiamento, anche a discapito della flessibilità articolare delle spalle. Il miglioramento dato in termini di sicurezza sarà infatti da privilegiarsi e, conti fatti, vista la tecnica non avanzata, un galleggiamento migliore si tradurrà in maggiore velocità in acqua. Lo stesso motivo per cui in caso di muta facoltativa, per il/la principiante sarà sempre meglio indossarla. Solitamente queste caratteristiche si trovano nei modelli di ingresso di gamma, che sono anche i più economici, cosa che non guasta per chi inizia e deve acquistare tutta l'attrezzatura. Ma esistono anche modelli evoluti con queste caratteristiche che implementano, ad esempio, le caratteristiche che rendono i modelli premium più veloci in acqua e facili da sfilare in zona cambio. Adesso rimane un'ultima domanda.

Meglio una muta da triathlon smanicata, a maniche e gambe corte o intera?

Se rientri nella categoria del precedente paragrafo, la risposta è semplice, sempre meglio la muta intera per iniziare.
Pensate soprattutto per difendere dal freddo favorendo la massima flessibilità di bracciate, le mute da triathlon smanicate, o a maniche e gambe corte, sono ideali per nuotatori e nuotatrici esperti. E per gli allenamenti?

Gli accessori a corredo della muta

Oltre agli immancabili occhialini da nuoto, anche se vietati nelle gare di triathlon, durante i tuoi allenamenti in acque libere, o gare che lo permettono come alcune swimrun, ti torneranno utili accessori come le cuffie da nuoto in neoprene per proteggerti la testa dal freddo, generalmente vietate nelle gare di triathlon ma consentite in gare con acque molto fredde di swimrun e i calzari in neoprene. E ricordati che la boa segnaletica non solo è obbligatoria, ma aumenta di molto la tua sicurezza in acqua..

Pronto a lasciare le ciabatte da piscina per vestire dei calzari in neoprene? Adesso sai tutto per acquistare la tua nuova muta da triathlon: scegli attentamente la taglia della tua nuova muta da triathlon donna o uomo con il prezioso aiuto delle tabelle fornite dal produttore e il supporto in italiano di BIKE24!