Cambio elettronico bici – Rapidità e precisione

Sulla bici la trasmissione elettronica non è più né una novità, né una rarità. Anzi, il cambio elettronico è la sola opzione nelle bici da corsa e nelle MTB di alta gamma, e non potrebbe essere altrimenti, vista la sua ineguagliabile velocità di cambiata. Oggi il cambio elettronico è molto comune anche nella media gamma stradale. E allora andiamo a conoscere meglio quella meraviglia tecnica che è il cambio bici elettronico.

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Cambio bici elettronico per una cambiata fulminea

I cambi elettronici adottati su larga scala fecero la loro prima apparizione come cambio elettronico bici da corsa Shimano Dura Ace di2 a 10 velocità. Qualche anno prima Campagnolo aveva annunciato un suo cambio elettronico che non raggiunse mai il mercato, e ancor prima Mavic commercializzò un cambio elettrico bici da corsa wireless che non riscosse un grande successo. Il di2 di Shimano invece innescò una vera e propria rivoluzione ciclistica sulla cui onda arrivarono i sistemi EPS di Campagnolo e il wireless eTap di SRAM.
Da prodotto di altissima gamma per pochi stradisti, oggi il cambio elettronico MTB, corsa e gravel è molto diffuso. Anche perché questa tecnologia è arrivata sui gruppi di fascia inferiore a un prezzo più accessibile, diventando una fida alleata per chi ricerca le massime prestazioni. Ma come funziona un cambio elettronico bici?

Cambio bici elettrico o cambio bici elettronico?

Non è un gioco di parole, neppure una reale scelta. I deragliatori della bicicletta, quello anteriore o posteriore, sono azionati elettricamente. Per questo abbiamo una batteria che fornisce l'energia, inserita solitamente nel tubo reggisella, mentre le primissime erano esterne. Si tratta quindi di un cambio bici elettrico o, meglio, elettroattuato, comandato da una centralina elettronica, il cervello della trasmissione elettronica, per cui abbiamo un vero e proprio cambio bici elettronico. Ma come comunica questa centralina con i due deragliatori e i comandi cambio? Essenzialmente in due modi, scopriamoli.

Cambio elettronico wireless VS Cambio elettronico a cavi

L'impulso, di salire o scendere sulla cassetta pignoni per il deragliatore posteriore e cambiare tra le due corone per il deragliatore anteriore, parte dai comandi cambio situati nella posizione classica, ossia nei sotto il manubrio nelle mountain bike e nelle manopole freno/cambio per le bici da corsa. I vari componenti della trasmissione comunicano tra loro o via onde radio, i sistemi wireless, o via cavo. Sul mercato abbiamo sistemi completamente wireless, adottati da SRAM e Campagnolo, dove non abbiamo una batteria centrale, ma ogni componente ha la propria, a dei semiwireless, i gruppi elettronici di FSA e Shimano strada, dove la classica batteria centrale è collegata con cavi ai due deragliatori, ma il comando invia l'impulso di cambiata via onde radio. Il tutto si traduce in montaggio e manutenzione semplificata rispetto al cambio meccanico. Ma non solo…

Cambiata elettronica automatica e semiautomatica

Grazie all'elettronica, il cambio elettrico della bicicletta permette funzioni simili a quelle che troviamo sulle auto. Di2 di Shimano sta per Digital Integrated Intelligence e permette di lasciare decidere al cambio quale sia il rapporto migliore in maniera completamente autonoma o semi autonoma. Ma non è solo Shimano ad aver previsto questa funzione che troviamo anche in SRAM e Campagnolo. Il cambio elettronico MTB di SRAM fa anche in modo che la deragliata avvenga solo nelle condizioni ideali, svolgendo la funzione della frizione delle auto. Un vero cambio intelligente che facilita il ciclismo! E quindi…

Meglio il cambio elettronico sulla bici?

La trasmissione elettronica sulle bici da strada è una scelta quasi obbligata nelle bici di alta e media gamma. Sulle mountain bike e sulle gravel invece è ancora in competizione con i gruppi meccanici. Cosa preferire? La scelta è molto personale. I gruppi elettronici offrono molti vantaggi in termini di velocità e fluidità di cambiata, hanno una manutenzione ridotta e semplificata. D'altro canto, hanno un costo maggiore, e in MTB o gravel non è raro rompere un componente o suoi accessori come la batteria, e non si può far fronte a eventuali problemi al volo sulla strada con riparazioni di fortuna come, in una certa misura, per i gruppi meccanici. 
In sintesi,

Pro dei gruppi elettronici:

  • Cambiata precisa, fluida e veloce
  • Installazione molto semplice specie per i wireless
  • Manutenzione ridotta al minimo
  • Opzioni di cambiata personalizzabili 

Contro dei gruppi elettronici:

  • Prezzo sensibilmente maggiore
  • Dipendenza dalla ricarica
  • Non riparabile durante l'uscita

Non ti resta che fare le tue valutazioni costi/benefici, ma quello che è certo che il cambio elettronico non è uno dei tanti accessori, ma un'esperienza da provare almeno una volta nella tua vita ciclistica!