Bici da corsa endurance – Quando gli opposti si attraggono
Negli ultimi due decenni l'utenza del ciclismo da corsa si è ampliata molto. Non solo più agonisti, o ex agonisti, molto allenati in cerca di prestazioni spinte, ma anche persone attratte dal piacere dello scoprire pedalando nuovi posti, e con il desiderio di farlo il più a lungo possibile. Ecco il motivo per cui sono nate biciclette che mantengono a volte il loro nome di bici da corsa, ma sempre più spesso vengono chiamate bici da strada. Queste biciclette hanno perso molta, anche se non tutta, della loro vocazione corsaiola, ma non la capacità di scorrere veloci sulla strada, sacrificando solo un po' di prestazione per una posizione più comoda che permetta di macinare chilometri più a lungo. Ecco il motivo per il quale nasce la bici da strada endurance.
La geometria della bici endurance
Ma come fa quindi una bicicletta a garantire comodità nelle lunghe ore in sella? In primo luogo grazie alle particolari geometrie del telaio, ossia come sono dimensionati e inclinati i tubi che ne compongono il telaio. Il telaio della bici si dimensiona a seconda delle misure antropometriche di chi lo utilizza, ossia altezza, rapporto tra busto e cavallo, etc. Queste misure sono ricomprese in una forchetta ai cui due estremi si trovano le geometrie di una bici racing e la bici endurance super comoda e rilassata da bici all-round. Possiamo riassumere la geometria di una bici da corsa endurance rispetto a quella di una bici racing in questi punti:
- Tubo superiore più corto
- Tubo sterzo più lungo
- Carro posteriore più lungo e angolo sterzo più aperto (più rivolto verso la ruota anteriore)
- Passaggi ruota più ampi
- Sezioni dei tubi più contenute e tendenzialmente tonde
I primi due punti permettono una posizione più rilassata, che non è quella eretta della MTB ma neanche quella classica molto distesa delle road bike racing. Potresti anche sentire parlare di valore di reach e stack, termini mutuati dalla mountain bike e che esprimo la distanza dalla verticale del movimento centrale al manubrio (reach) e quella dall'altezza del movimento centrale alla fine del tubo di sterzo (stack). Valori contenuti di reach e alti di stack rendono la posizione in sella più comoda, quindi da bici da strada endurance.
Il terzo punto aumenta la guidabilità, a scapito dell'agilità in spazi stretti, della bici e permette di montare al posteriore copertoni dalla sezione maggiore che con il loro volume d'aria hanno un maggiore effetto ammortizzante, vedi il quarto punto.
Ultimo, ma non ultimo, tubi con sezioni minori diminuiscono la rigidità della struttura con conseguente maggiore comodità.
Riguardo al materiale, la maggior parte delle bici endurance hanno un telaio in carbonio, vista la capacità della fibra di assorbire le vibrazioni provenienti dalla strada. Ma esistono anche ottimi modelli con telaio in alluminio per chi preferisce il metallo o ha un budget più contenuto.
Perché scegliere una bici da corsa endurance o all-round
Se non fai gare, in quel caso è giusto orientarsi su una bici aero o super leggera e scattante da salita, allora la bici endurance ti darà molte soddisfazioni permettendoti di passare ore in sella senza dolorini e fastidi. Oggi tanti modelli endurance sono anche dotati di utilissimo accessori come scomparti per barrette, mantellina antipioggia e tutto quello che è meglio avere nelle pedalate più lunghe e in tasca può dare fastidio. Alcuni produttori hanno anche a catalogo bici all-round, ossia bici dalle caratteristiche endurance ma con la possibilità di montare copertoni di sezioni ancora più generose, a volte attacchi per portapacchi, tanto che con un paio di ruote montate con pneumatici tassellati si trasformano in una gravel o bici da turismo. Ti abbiamo convinto?
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