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Perché i giusti copertoni fanno la differenza
Un copertone da bicicletta è, in breve, un anello di gomma che genera un contatto con la strada una volta montato sul cerchio: il principio è questo. Ma, come sempre, i dettagli sono importanti. I moderni copertoni per bicicletta offrono un equilibrio ottimizzato per l’uso tra presa, bassa resistenza al rotolamento e comfort. Per ottenerlo, gli pneumatici per biciclette, indicati anche come rivestimento o copertura, esistono in vari modelli. Vuoi sapere cos’ha di speciale un copertone tubeless MTB o perché sulla tua bici va bene solo uno pneumatico cablato? Continua a leggere! Continua a leggere
I punti chiave sul tema “Copertoni per bicicletta”:
- La storia dei copertoni per bicicletta
- Dagli pneumatici a tallone a quelli cablati
- Uno per ogni occasione: pneumatici cablati per bicicletta
- Copertoni pieghevoli speciali
- Copertoni tubeless o classici?
- Le caratteristiche strutturali di un copertone con camera d'aria
- Cosa significano i dati sui copertoni?
- Forme speciali di copertoni
- Protezione antiforatura per i copertoni
- La durevolezza e i tempi di sostituzione
La storia dei copertoni per bicicletta
Se ti è già capitato di andare a un’esposizione tecnica, probabilmente saprai che le prime biciclette fecero la loro comparsa intorno al 1860. Ma sai anche che non avevano pneumatici, ma ruote simili a quelle delle carrozze? E che i copertoni sono stati proposti come pneumatici per le auto? Il principio, valido ancora oggi, di ruota libera e pneumatico è stato concepito per la prima volta con l’introduzione del biciclo, circa 10 anni dopo. I primi copertoni erano di gomma piena e i cerchi erano in acciaio cavo. Una combinazione che doveva portare i primi conducenti sulle due ruote. Dimensioni standard degli pneumatici o una sostituzione più rapida? Negativo!
I primi pneumatici per bici erano prodotti unici in gomma naturale. Anche i primi copertoni, piuttosto rigidi agli urti, contribuivano decisamente poco al comfort delle ruote in acciaio non ammortizzate. Un punto di forza degli pneumatici di gomma piena era, invece, la protezione antiforatura. E poiché anche oggi gli pneumatici con imbottitura offrono la protezione più affidabile contro le forature, esistono strutture con peso ottimale basate su questo principio. Trovi più informazioni al punto: protezione dei copertoni dalle forature.
Le biciclette stavano diventando sempre di più mezzi di trasporto individuali molto diffusi, ma la produzione della gomma naturale necessaria in grande quantità per i copertoni di gomma piena era complessa e costosa. In modo indipendente l’uno dall’altro, due inventori ancora oggi famosi nel mondo del ciclismo promossero il passaggio dalla gomma piena ai confortevoli pneumatici ad aria. Si tratta di John Dunlop, veterinario di professione, ed Édouard Michelin. Quasi contemporaneamente (1888 e 1889), diedero vita ai fondamenti di tutti gli pneumatici ad aria per bicicletta odierni. È il momento di scoprire in che modo queste strutture si distinguono dai rivestimenti di oggi.
Dagli pneumatici a tallone a quelli cablati
I primi pneumatici ad aria erano chiamati anche pneumatici a tallone, per via del loro fissaggio al cerchio. Questo nome (in inglese: Clincher Tire) dei copertoni per biciclette è dovuto al fatto che hanno un solido tallone triangolare a destra e a sinistra. Il tallone era costituito uniformemente da gomma naturale e veniva montato in una balconata del cerchio a sua volta marcata. La parte restante delle fasce di gomma poggiava all’interno, sulla scanalatura dei cerchi non rivestita, e circondava completamente la parte interna. All’apparenza, un copertone a tallone non montato ha, all’interno, un diametro notevolmente minore del cerchio. La base delle prime coperture per bici di questo tipo era formata, come in parte anche oggi, da una carcassa in tessuto, ad esempio di cotone, incollata sulla gomma o successivamente vulcanizzata.
Nacque così la struttura di base utilizzata ancora oggi:
Componente | Spiegazione |
1. Tallone dello pneumatico |
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2. Carcassa |
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3. Parete laterale |
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4. Battistrada |
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Contrariamente alle forme diffuse oggi, i copertoni dell’epoca erano praticamente chiusi anche in direzione della scanalatura dei cerchi. Questo rinforzo aggiuntivo era necessario per mantenerli nei cerchi anche sotto pressione, nonostante il tallone comunque fortemente marcato. I copertoni saltati a pressioni notevolmente più basse di quelle odierne erano, allora, la normalità. Una tale struttura garantiva un peso superiore rispetto ai moderni pneumatici per bici. Ma l’evoluzione doveva procedere, dal momento che non tutti avevano una forza simile a quella degli emergenti ciclisti da corsa. Per questo motivo, già all’inizio del XX secolo, i partecipanti alle grandi gare ciclistiche, come il Tour o il Giro, utilizzavano già pneumatici tubolari. Che purtroppo, però, come anche oggi, erano poco adatti all’utilizzatore di bici medio a causa del prezzo e della manutenzione. Non solo: in tempo di guerra e in una situazione economica difficile non erano certo disponibili in grandi quantità. È difficile da credere, ma gli appassionati di biciclette avrebbero dovuto aspettare ancora 60 anni perché si affermassero gli penumatici cablati, che rappresentano ancora oggi lo standard.
Uno per ogni occasione: pneumatici cablati per bicicletta
Pneumatici cablati per bici: un grande passo avanti. Rispetto ai predecessori, erano più leggeri e potevano essere posizionati sui cerchi in modo più sicuro, in particolare a pressioni dell’aria più elevate (gli pneumatici per bici da corsa arrivano fino a 9 bar). Gli pneumatici cablati (in inglese: Wire Bead Tires) sono aperti, visti in direzione della scanalatura dei cerchi o dei fori dei raggi; il nome è dovuto al fatto che sono posizionati in modo sicuro nella scanalatura dei cerchi grazie a due sottili talloni cablati.
Gli anelli di filo sono costituiti da acciaio o fibre di kevlar. Questo rivestimento ottiene una stabilità aggiuntiva tramite la presenza degli anelli di filo attraverso la carcassa (nell’immagine), ovvero un tessuto che funge da struttura di supporto dello pneumatico. Più è fine il tessuto degli penumatici cablati o pieghevoli e migliore è l’adattamento al terreno. Anche la carcassa risulta più leggera. Una carcassa flessibile si riconosce in base al numero di fili per pollice, nelle sigle EPI o TPI. Esternamente, i copertoni sono rivestiti in gomma vulcanizzata. Nell'area del battistrada (la parte a contatto con il suolo) questa è nota anche come miscela gomme ed è ottimizzata in termini di presa e resistenza al rollio. Essa diventa più spessa affinché il copertone possa raggiungere un determinato chilometraggio e il profilo possa essere modellato su di esso.
I cerchi per bicicletta adatti, che possono essere utilizzati anche per copertoni pieghevoli di costruzione analoga, possiedono balconate leggermente articolate in cui il tallone di filo viene fatto scorrere mediante la pressione dell'aria. Oggigiorno, i copertoni cablati sono disponibili per qualsiasi tipo di bicicletta e, in caso di ruote complete, costituiscono la dotazione standard alla produzione in particolare per le biciclette per principianti. Ciò è motivato dal prezzo di accesso conveniente, dal design durevole, con una resistenza al rollio e una presa comunque moderati.
Copertoni cablati e pieghevoli: compatibilità dei cerchi identica e costruzione analoga. Ora scoprirai come si contraddistingue un copertone pieghevole.
Copertoni pieghevoli speciali
Tanto più ridotta è la massa rotante esterna, quanto più è facile accelerare. Poiché i copertoni sulla bicicletta costituiscono gran parte di questa massa, non sorprende che i produttori di copertoni abbiano iniziato a ottimizzare il peso.
Vi sono riusciti in modo particolarmente efficace grazie all'introduzione dei copertoni pieghevoli. Un copertone pieghevole per mountain bike attuale può pesare ben 120 g in meno di un copertone cablato comparabile. Ma cos'è esattamente un copertone pieghevole? Un copertone pieghevole è un copertone cablato in cui un fascio di fili d'acciaio incorporato nel tallone viene sostituito da fibre pieghevoli di aramide, kevlar o persino carbonio. Oltre all'elevato risparmio di peso, i modelli più costosi di circa € 6-10 hanno anche il vantaggio di poter essere ripiegati facilmente: per esempio, puoi portarli con te in caso di cicloturismo.
Copertoni tubeless o classici?
In questa sezione vogliamo affrontare la questione attualmente fondamentale nel settore dei copertoni cablati per biciclette: si viaggia meglio e più facilmente con una camera d'aria nel copertone o vale la pena investire e installare un sistema di copertoni tubeless?
Tutto quello che c'è da sapere sul classico copertone-camera d'aria
Prendiamo il classico composto di copertoni, camera d'aria e nastro per cerchi, che trova applicazione anche in molte delle biciclette complete attuali. Come funziona il sistema?
All'interno del copertone cablato o pieghevole conformato a U si trova la camera d'aria della bicicletta che, gonfiata come un palloncino, si innesta alla parete del copertone. Con questa costruzione, il sistema può in linea di principio adattarsi in modo flessibile a urti e dislivelli e, in seguito, la pressione diventa nuovamente uniforme. Affinché la massa rotante non diventi troppo grande, l'involucro per l'aria è costituito da un sottile strato di gomma butilica o lattice. La pressione dell'aria corrispondente può essere accumulata tramite una valvola. Il sottile strato di gomma della camera d'aria della bicicletta è suscettibile agli oggetti appuntiti sotto pressione, motivo per cui viene protetto dagli spigoli vivi del cerchio con un nastro per cerchi.
Montare un copertone con camera d'aria è semplice.
La camera d'aria si inserisce con il nastro per cerchi montato e il copertone sollevato a metà. Quindi, si spinge il tallone libero del copertone sulla balconata del cerchio. Se il copertone è completamente sollevato e non sono presenti bloccaggi, è già possibile gonfiarlo.
Quando si è in sella, il sistema funziona agevolmente senza dare nell'occhio. Per cui, in modo invisibile, mediante l'attrito tra la camicia e l'involucro per l'aria l'energia applicata viene internamente convertita in intensità di lavoro e quindi viene aumentata la resistenza al rollio. Tuttavia, poiché questa dovrebbe essere la più ridotta possibile, la pressione deve essere scelta molto elevata, ad esempio nel caso di un copertone per bici da corsa, al fine di ridurre comunque la resistenza al rollio. A sua volta ciò influisce, però, sul comfort e sulla presa sul terreno. E questo cambia spesso a brevi intervalli, in particolare sui single trail.
Se hai trovato, per esempio, il tuo pezzo di paradiso su un terreno asciutto e morbido, in un attimo un terreno di pietra dura può riportarti con i piedi per terra. In questo caso, una pietra tagliente potrebbe essere un ostacolo insormontabile. L'urto rapido comporta una rottura e, di conseguenza, la temuta pizzicatura.
In caso di pizzicatura, le balconate del cerchio lavorano come una testa di punzonatura su entrambi i lati di due fori allungati nella gomma. Anche in caso di normali buchi, lo strato sottile di gomma all'interno è l'anello più debole della catena e comporta una tipica foratura del copertone.
In questo caso, anche per non rimanere senza aria subito, bisognerebbe avere una camera d'aria di ricambio o un kit di riparazione a portata di mano. Il più delle volte è poi necessario smontare la ruota posteriore e i copertoni e, se necessario, cercare il buco, il che può essere un lavoro davvero interminabile. Quindi, occorre passare ancora circa 5-10 minuti dedicandosi alla riparazione e rimontare il tutto.
Se ti sembra un sacco di lavoro, non ti preoccupare. Con un po' di pratica ciò si può effettuare in modo ottimale anche durante il percorso ed è ancora il sistema più economico e diffuso. Spesso è possibile acquistare un paio di copertoni cablati e camere d'aria per bici da città da piccoli rivenditori di biciclette per circa € 75, e i copertoni cablati e gli accessori abbinati sono disponibili quasi ovunque anche all'estero.
Modernissimi copertoni per bici Tubeless Ready
I copertoni tubeless sono una forma speciale di copertone cablato nata originariamente nel settore mountain bike. La moderna forma dei copertoni pieghevoli Tubeless Ready, nel frattempo, apre la possibilità di convertire tutti i tipi di biciclette, quindi anche le bici elettriche e da città. E gli ambiziosi mountain biker e i ciclisti amanti della velocità lo hanno giurato già da tempo. Ora capirai perché.
In origine, era richiesto un sistema di ruota o cerchio e copertone compatibili tra loro, che era specificato con lo standard UST. I copertoni, che erano stabili alla pressione anche senza sigillante, erano pesanti a causa di uno strato di tenuta butilico aggiuntivo, per cui erano poco attraenti per il ciclismo su strada.
I copertoni per biciclette tubeless attuali sono piacevolmente diversi e combinano il meglio di entrambi i mondi: peso ridotto e compatibilità con molti cerchi attuali. Ciò è reso possibile passando i copertoni con liquido antiforatura. Grazie alle loro caratteristiche, il sistema è a tenuta, anche se nella carcassa è incorporato solo un sottile strato aggiuntivo e i talloni sono progettati in modo da adattarsi ai cerchi standard. Naturalmente, c'è una garanzia di compatibilità solo se i cerchi sono prodotti come Tubeless Ready. Oltre al liquido antiforatura, per il successo dei Tubeless Ready è necessario anche un nastro per cerchi tubeless incollato, valvole con piedini in gomma e una pompa verticale che crea un volume elevato. Per i candidati particolarmente ostinati, ci sono anche pompe speciali o camere pressurizzate separate.
Se il nastro per cerchi tubeless e la valvola sono stati installati, è possibile dapprima iniziare a tirare un lato del tallone sul cerchio. Dopodiché, la prima volta le cose possono farsi un po' complicate. O si applica il liquido direttamente nel punto più basso oppure lo si applica tramite una siringa. Quindi, si gonfia fino al leggero rumore più evidente e si gira la ruota un paio di volte in modo che il liquido antiforatura sia distribuito in modo ottimale e la sigillatura sia completa. Quindi, su consiglio del produttore di copertoni, è possibile abbassare nuovamente la pressione prima del viaggio iniziale.
Alla prima partenza, sia su strada sia fuoristrada, ti accorgerai che i copertoni viaggiano come quelli con camera d'aria. Solo a volte un leggero gorgoglio ti ricorderà cosa accade davvero al loro interno. Tuttavia, i copertoni bicicletta senza camera d'aria sono differenti per quanto riguarda l'azione ammortizzante, la resistenza al rotolamento, la protezione contro le forature e le pizzicature e la presa. Grazie alla rimozione della camera d'aria, i copertoni presentano meno deformazioni e, in parole povere, puoi viaggiare in modo più confortevole con meno pressione e comunque una resistenza al rotolamento inferiore,
come in caso di pressioni della camera d'aria elevate. E le pizzicature creano sibili? No, anche qui i copertoni Tubeless hanno la meglio su quelli che sono dotati di camera d'aria in caso di pressione bassa, proprio per tale assenza. Per avere una pizzicatura su copertoni bicicletta Tubeless, bisogna avere un modo di guidare piuttosto intenso su percorsi downhill o enduro. In questo caso, dovresti pensare a una protezione antiforatura aggiuntiva.
A proposito di foratura... I buchi vengono tappati in modo resistente per un raggio di circa 4-6 mm. Nel caso del sistema Tubeless, il processo passa inosservato, senza che tu debba interrompere il viaggio. Se sibila ancora, puoi riparare il copertone sul trail in modo Tubeless oppure inserire semplicemente una camera d'aria.
Sia sulla gravelbike sia sulla mountain bike da trail, l'azione ammortizzante antiurto e la presa dei copertoni Tubeless ti convinceranno appieno. In particolare su hardtail e ruote non ammortizzate, si può percepire sensibilmente l'aumento di comfort. Tuttavia, rimangono due punte di amarezza. Questo tipo di copertoni spesso perde aria più velocemente se passa troppo tempo fermo. Idealmente, se controlli la pressione dell'aria con regolarità, non ci sono problemi. Il liquido antiforatura si asciuga dopo circa sei mesi/un anno e la sua impermeabilizzazione non è più affidabile. Pertanto, per ottenere il meglio dall'assenza di camera d'aria, devi versare nuovo liquido antiforatura.
Per semplificare la decisione abbiamo messo a confronto i vantaggi e gli svantaggi di entrambi i sistemi, nonché i costi (senza il set di ruote)
Vantaggi | Svantaggi | Elenco dei costi | |
Copertoni per camere d'aria |
+ compatibili con tutti i cerchi attuali per pneumatici cablati + copertura estesa e disponibilità accessibile + installazione senza problemi + possono essere gonfiati con una normale pompa per biciclette + nessun costo successivo fisso a cadenza annuale |
- meno massa rotante e resistenza al rotolamento a causa della camera d'aria - in caso di buchi, perdita di pressione persistente in modo perlopiù diretto - poi può aiutare solo un rattoppo che richiede molto tempo o un cambio della camera d'aria - su terreni variabili, conflitto di obiettivi tra il rischio di foratura e la presa - in caso di diminuzione della pressione, forte incremento della resistenza al rotolamento |
Una coppia di pneumatici cablati o pieghevoli* per MTB da 29": circa 60-90 € *molti copertoni Tubeless Ready attuali sono anche pieghevoli |
Copertoni Tubeless Ready |
+ riparano direttamente i buchi semplici + la resistenza al rotolamento è decisamente ridotta + tuttavia, possono funzionare con meno pressione dell'aria per un maggiore comfort + la presa aumenta con pressioni inferiori per un rischio di foratura ridotto + riducono in modo accessibile la massa rotante + in caso di necessità, possono anche essere utilizzati con una camera d'aria |
- installazione un po' più impegnativa - al primo montaggio necessitano di una pompa (da pavimento) con volume elevato - prezzi di acquisto e costi successivi fissi più elevati - non tutte le combinazioni di copertoni e cerchi funzionano nella modalità Tubeless Ready |
Una coppia di copertoni Tubeless Ready per MTB da 29": circa 90 € |
Per poter proseguire velocemente in caso di buchi nei copertoni e nella camera d'aria, sono d'aiuto i cosiddetti spray antiforatura. Grazie a un liquido schiumoso, riparano fori e buchi fino a 2 mm di grandezza, perlomeno finché non arrivi a casa.
La poltiglia non fa per te? Come alternativa, puoi dare un'occhiata alle toppe autoadesive per camera d'aria.
Anche le caratteristiche riparanti del liquido dei sistemi Tubeless hanno i loro limiti e, talvolta, si sentono di nuovo i sibili quando si pompano i copertoni o si parte. Ma non preoccuparti: per casi del genere, ci sono i pratici kit di riparazione Tubeless. Attraverso una speciale mini forcella, premi nel buco del copertone montato e ancora pieno d'aria un "salsicciotto" di una gomma particolarmente adesiva, lungo circa 5 cm. Ora, il liquido è di nuovo in grado di riparare. Devi solo gonfiare e via.
Se preferisci non arrivare ad avere un foro, leggi il paragrafo di seguito sulla protezione antiforatura!
Le caratteristiche strutturali di un copertone con camera d'aria
I copertoni con camera d'aria (in inglese tubular o tubular tire) sono una forma orientata in modo particolare alle prestazioni dei copertoni bicicletta. decenni, erano considerati indispensabili nel ciclismo professionistico e hanno conosciuto una certa notorietà anche tra i ciclisti amatoriali e gli atleti di triathlon. Rispetto agli pneumatici cablati, la carcassa senza cuscinetto di un copertone con camera d'aria è legata alla scanalatura dei cerchi ed è sigillata con un nastro adatto. L'involucro per l'aria è inserito in modo fisso. Non sarà necessario aggiungere del nastro per cerchi, in quanto così si risparmia peso.
Componente | Spiegazione |
1. Carcassa |
|
2. Camera d'aria integrata |
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3. Battistrada |
|
Il copertone con camera d'aria viene fissato a un cerchio speciale senza ganci. Dato che al giorno d'oggi quest'ultimo viene realizzato spesso in carbonio e senza balconate, il risultato è estremamente leggero e la massa rotante può essere ancora ridotta. Dato che quasi tutte le attuali bici da cross e la maggior parte di quelle da corsa sono già dotate di freni a disco, i sistemi di ruote con copertoni con camera d'aria definiscono nuovi parametri per l'accelerazione. Anche i copertoni con camera d'aria che si attaccano ai fianchi dei freni attraverso lo sviluppo del calore fanno parte del passato.
Probabilmente, adesso ti starai chiedendo: ma come viene fissato il copertone al cerchio?
Durante il montaggio, il copertone con camera d'aria viene tirato sotto tensione sul cerchio come un anello di guarnizione rotondo. I cerchi adatti sono dotati di scanalature concave in cui possono essere comodamente inseriti i copertoni presso il lato della carcassa legato. Inoltre, il copertone con camera d'aria viene sostenuto in modo ottimale con la larghezza del cerchio adatta. Infine, il copertone bici viene fissato con un adesivo speciale, chiamato anche mastice per camere d'aria o nastro biadesivo per tubolari. In questo modo si fissa e, grazie alla carcassa superflessibile, i copertoni tubolari resistere a pressioni elevate, fino a 10 bar (circa 150 psi), riducendo fortemente la resistenza al rotolamento.
A proposito della carcassa: grazie a un numero di fili di 170 TPI/EPI (Thread/Ends per Inch) per strato della carcassa (spesso due o tre) e all'uso del cotone o addirittura della seta, i copertoni con camera d'aria hanno un'ottima presa. Allo stesso tempo, la resistenza al rotolamento e il peso possono essere ancora ridotti.
Un copertone, due estremi! Il copertone con camera d'aria non tollera solo le pressioni elevate, ma supera senza problemi anche quelle più basse. E la parte migliore è che il rischio di foratura è comunque ridotto, mentre il pericolo di pizzicature (contatto della camera d'aria con il bordo della scanalatura dei cerchi) è del tutto escluso. Per questi motivi, non c'è da stupirsi che i copertoni con camera d'aria vengano impiegati nel ciclocross per la forte presa e, grazie alla resistenza al rotolamento bassa, nelle gare a cronometro, su pista e indoor.
Per ottenere tutti questi vantaggi e conciliare qualità e durevolezza, da sempre la produzione di copertoni con camera d'aria necessita di parecchio lavoro a mano. Naturalmente, questo ha un costo, già piuttosto alto con il prezzo iniziale di 50 € al pezzo.
E com'è la situazione con la gestione delle forature? Molto semplicemente, puoi montare un copertone con camera d'aria sostitutivo oppure utilizzare uno spray antiforatura o uno speciale liquido antiforatura per tali pneumatici. Con un po' di esercizio, diventa addirittura più veloce a mano che con il rattoppo e potrai tornare in pista in un battito di ciglia. Una volta a casa, puoi servirti del servizio di riparazione dei tanti produttori di copertoni con camera d'aria e spedire quello danneggiato. Dato che, rispetto agli pneumatici cablati, i copertoni con camera d'aria hanno costi maggiori sia inizialmente sia per le riparazioni, in base al rapporto prezzo-prestazioni, non li consigliamo per i tour e l'uso quotidiano.
Cosa significano i dati sui copertoni?
Su grandi adesivi e iscrizioni, con minuscole incisioni e marcature: le criptiche combinazioni di numeri e lettere si trovano su quasi qualsiasi parte di bicicletta. Probabilmente, avrai notato dei dati in evidenza sui lati dei tuoi copertoni. Qui scoprirai che cosa possono significare grazie a esempi con i copertoni bici per gravelbike e mountain bike. Ma prima vogliamo introdurti brevemente nel quasi infinito mondo dei sistemi d'indicazione delle dimensioni dei copertoni biciclette.
I sistemi d'indicazione delle dimensioni degli pneumatici cablati
Sugli pneumatici cablati attuali (anche sui copertoni pieghevoli e Tubeless), trovi spesso dati di tre sistemi d'indicazione delle dimensioni: quello basato sui pollici, quello E.T.R.T.O e quello francese.
Nel sistema con i pollici, un pollice corrisponde a 25,4 mm. I dati in pollici possono essere scritti con i decimali dopo la virgola (ad esempio, 29 x 2,40 pollici) o con le frazioni (ad esempio, 28 x 1 1/2 pollici). Il primo valore si riferisce al diametro esterno approssimativo, il secondo solitamente alla larghezza del copertone. In caso di dati divisi in tre parti con le frazioni, come 28" x 1 5/8" x 1 3/8", il secondo valore è l'altezza e l'ultimo la larghezza. Tra i diversi valori c'è un segno di moltiplicazione. Quando si parla di biciclette da 26 o 29 pollici, si intende sempre il primo valore. Se desideri sapere anche da quale categoria del negozio BIKE24 devi cominciare per la tua ricerca del copertone adatto, spesso puoi leggere direttamente i dati sul copertone. L'indicazione del diametro esterno in realtà corrisponde solo raramente a quello effettivo. I motivi risiedono nell'ampio spettro della larghezza e nel diametro interno del cerchio. Anche la conversione di un dato con frazione, ad esempio per i copertoni di una bici roadster o da turismo, è da prendere con le pinze. Dopo la misurazione, probabilmente sceglierai un modello con un altro diametro interno.
Il sistema E.T.R.T.O (European Tyre and Rim Technical Organisation) si basa su un'indicazione standardizzata in base a ISO 5775 per la marcatura unitaria di copertoni e cerchi.
Il dato è in millimetri e viene indicato, ad esempio, come segue: 43-584. Il primo dato indica la larghezza del copertone e spesso viene misurato nel punto più largo della carcassa. Il risultato può apparire diverso per lo stesso copertone in base al cerchio e alla pressione. Il secondo numero a tre cifre, dopo il trattino, indica il diametro interno del copertone. Corrisponde al diametro del cerchio all'alloggiamento del copertone. Pertanto, il tuo copertone si adatta in modo affidabile alla ruota o all'anello del cerchio, quando equivale al dato E.T.R.T.O a tre cifre.
Il sistema d'indicazione delle dimensioni che si ritiene essere il più vecchio è quello francese. Sviluppata nella patria del ciclismo da corsa, la denominazione francese è composta come segue: un numero a tre cifre, che indica il diametro esterno approssimativo del copertone in millimetri, un simbolo di moltiplicazione, l'indicazione a due cifre in millimetri della larghezza e una lettera. Ad esempio, potrebbe essere in questo modo: 700x38B. La lettera suggerisce il diametro interno del cerchio consigliato e l'altezza del copertone. A significa stretto e D molto largo. Tuttavia, la lettera non dà riferimenti effettivi sulla larghezza: ad esempio, i copertoni per bici da corsa 700C attuali sono piuttosto stretti e possono essere utilizzati sui cerchi corrispondenti (21 mm di larghezza). Ma anche i copertoni per MTB Twentyniner hanno il dato 700C nel sistema francese e vengono usati anche su cerchi da 40 mm di larghezza.
Conclusioni del nostro piccolo excursus sui sistemi d'indicazione delle dimensioni: l'unico dato affidabile per acquistare copertoni che sono davvero adatti alla tua bicicletta è il sistema E.T.R.T.O!
Per questo motivo, per ogni copertone dell'ampia scelta di BIKE24 troverai sempre i dati E.T.R.T.O nella scheda tecnica di BIKE24.
Se sei il fortunato proprietario di una rara bici classica e, invece del dato E.T.R.T.O, trovi solo quello francese sul copertone, non hai di che preoccuparti. Puoi determinare il diametro interno del copertone su una superficie piana, confrontarlo con la nostra panoramica e quindi, prestando attenzione all'indicazione impressa, scoprire la misura E.T.R.TO corrispondente:
Dati in pollici (diametro esterno del copertone) |
Dati francesi (diametro esterno del copertone) |
Dati E.T.R.T.O (diametro interno del copertone all'alloggiamento dei cerchi) |
29" | 700C | 622 |
28" | 700D | 587 |
700C | 622 | |
700B | 635 | |
27,5" | 650B | 584 |
27" | – | 630 |
26" | 650 | 559 |
650C | 571 | |
650A | 590 | |
24" | – | 507 |
– | 540 | |
600/600A | 541 | |
20" | – | 406 |
500A | 438 | |
– | 440 | |
500 | 451 | |
– | 460 | |
18" | – | 349 |
– | 355 | |
– | 357 | |
450A | 390 | |
16" | – | 305 |
400 | – | |
400A | – | |
14" | 350 | 288 |
350A | 298 | |
12,5" | – | 203 |
12" | – |
In breve: due copertoni bici e il significato delle loro diciture
Copertoni per gravel: Panaracer Gravelking SK 27.5x1.75 [650B] [43-584] pneumatico pieghevole | Copertoni per MTB: Maxxis Rekon TR WT EXO 3C MaxxTerra 29x2.40 [66-622] pneumatico pieghevole | |
1) Produttore |
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2) Denominazione del modello del copertone |
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3) Indicazioni delle dimensioni |
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4) Dati aggiuntivi |
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5) Indicazioni sulla pressione dell'aria |
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Forme speciali di copertoni
Data la grande varietà di discipline ciclistiche, ognuna con le proprie particolarità, non sorprende che per ogni disciplina esista una bicicletta specifica con parti ottimizzate. Naturalmente, i copertoni montati giocano un ruolo decisivo in termini di caratteristiche di pedalata. Presentiamo ora brevemente alcuni dei più importanti copertoni per MTB, bici da corsa, bici Gravel, ecc.
Copertoni per bici da corsa e triathlon
Il copertone è uno dei componenti più importanti in termini di trasmissione di potenza in una bici da corsa e triathlon. Normalmente, si tratta di un copertone stretto, quasi senza profilo, da 28". Solo nel caso di bici da corsa più piccole per donne e bambini è possibile trovare copertoni da 26" (E.T.R.T.O 571). I moderni copertoni per bici da corsa consentono di raggiungere alte velocità e garantiscono il massimo sviluppo della potenza grazie alla minima resistenza al rotolamento e al peso ridotto.
I modelli più recenti riescono inoltre a colmare il divario in termini di aderenza in curva e di comfort grazie alla loro sezione trasversale aumentata. Come è possibile ottenere questo risultato? Un classico copertone per bici da corsa è molto stretto (solitamente 19-21 mm) e gonfiato a 8 bar (povero cerchio!) in modo che la resistenza al rotolamento e l'aerodinamica siano in armonia ottimale. Ma questo approccio è ormai considerato superato. Il volume o la larghezza dei copertoni per bici da corsa sono stati aumentati grazie a carcasse più fini, tubeless e un'area di contatto più rotonda per un maggiore comfort, a seconda della pressione dell'aria. Una carcassa molto fine e la caratteristica tubeless assicurano meno flessione.
Ma cosa significa esattamente un'area di contatto più rotonda? L'area di contatto corrisponde all'impronta del copertone ed è distribuita in funzione della pressione, della stabilità intrinseca, del volume e del profilo. I classici copertoni per bici da corsa hanno una forma ellittica, mentre i modelli attuali, più voluminosi, hanno un'area di contatto più simile a un cerchio. Un copertone con un'area di contatto lunga quanto la sua larghezza si deforma meno durante la percorrenza e la resistenza al rotolamento è influenzata positivamente. Naturalmente, questo processo è ottimale solo con una pressione dell'aria uguale. Ma grazie alla struttura più fine e alla compatibilità tubeless, la pressione può essere abbassata per una maggiore ammortizzazione e aderenza a livelli di resistenza altrettanto bassi.
Per il mercato dei copertoni, queste innovazioni tecniche hanno portato a due direzioni di sviluppo: copertoni da escursione più larghi, spesso tubeless, con protezione antiforatura rinforzata e copertoni con camera d'aria extra leggeri per le gare.
Sulle bici da escursione più veloci vengono usati principalmente i copertoni pieghevoli con larghezze di 25 - 28 mm e pressioni dell'aria fino a 6,5 bar. Offrono un buon equilibrio tra comfort e resistenza al rotolamento, soprattutto se Tubeless-Ready, e sono quindi ideali per gli amatori più ambiziosi e i cicloturisti per i quali la potenza non è molto importante. Per molti atleti dilettanti e professionisti, invece, il motto è "più forte, più lontano, più veloce", ed è per questo che preferiscono utilizzare copertoni con camera d'aria di 22 - 24 mm di larghezza, a volte a oltre 9 bar di pressione, al fine di raggiungere tempi sempre migliori nelle gare. I copertoni per bici da corsa e triathlon, particolarmente leggeri, sono imbattibili grazie alle carcasse di seta della qualità più elevata in combinazione con i cerchi in carbonio.
Sulle bici da allenamento, le cose cambiano ancora. Qui si usano anche copertoni pieghevoli larghi da 23 a 25 mm per facilitare gli interventi in caso di foratura. I copertoni cablati con un'anima rigida del tallone sono utilizzati solo su biciclette complete nel settore delle bici da corsa per modelli entry-level piuttosto economici e a tempo debito possono anche essere facilmente sostituiti con i più leggeri copertoni pieghevoli per bici da corsa.
E cosa riserva il futuro? Come già detto, i sistemi di copertoni tubeless stanno guadagnando terreno anche sulle bici da corsa. Anche i professionisti si affidano alla trazione extra e alla protezione da forature o snake bite nelle classiche monumento del ciclismo come la Parigi Roubaix.
Copertoni per bici da cyclocross e Gravel
Le attuali bici da ciclocross e Gravel combinano caratteristiche di rotolamento basate su velocità e comfort su strada con abbastanza riserve per garantire il massimo divertimento sui sentieri nel bosco e sulle piste più scorrevoli. Per rendere questo possibile, sono necessari soprattutto copertoni Gravel speciali. I copertoni, disponibili nelle misure da 27,5" (650B), 28" o 29" offrono una migliore ammortizzazione grazie alle combinazioni cerchio-pneumatico più larghe, che forniscono il tipico comfort su ghiaia. Allo stesso tempo, la maggiore superficie di contatto aumenta l'aderenza. Lo spettro di larghezza comune va dai 35 mm, simile al cyclocross, ai 47 millimetri, una misura molto massiccia. In termini di battistrada e struttura, la gamma di prodotti disponibili sul mercato è altrettanto varia. Dalle versioni ultraleggere e orientate alla velocità con tacchetti sottili, ai copertoni semi-slick, ad esempio con battistrada piatto al centro e tacchetti bassi sulla spalla, fino ai grossi copertoni da fuoristrada con protezione dei fianchi che non temono il confronto con i modelli Cross Country.
Almeno tre quarti di tutti i modelli di copertoni pieghevoli sono Tubeless-Ready, un investimento davvero raccomandabile in termini di protezione antiforatura, resistenza al rotolamento e ammortizzazione per l'ambito di utilizzo, strade asfaltate, sentieri di ghiaia, sentieri nel bosco e singletrail leggeri. Grazie alla caratteristica tubeless, la resistenza al rotolamento su terreno duro rimane bassa, sempre mantenendo una buona azione ammortizzante, e nel fuoristrada i copertoni Gravel possono mostrare tutto il loro potenziale. Per ottenere le migliori prestazioni possibili nel rispettivo fondo, a volte è opportuno regolare la pressione dell'aria su strada con una pompa a mano a seconda delle condizioni del percorso. I copertoni con camera d'aria, che sono ancora comuni nel cyclocross, così come gli economici copertoni cablati con un'anima rigida sono molto rari in ambito Gravel.
I copertoni da cyclocross conformi al regolamento internazionale UCI hanno una larghezza di 33 mm.
Tuttavia, i telai delle biciclette da cyclocross permettono anche l'uso di copertoni più voluminosi con larghezze da 35 a 37 mm. A seconda della superficie da percorrere, questi sono chiodati secondo diversi profili per fornire aderenza su fango, erba scivolosa o ciottoli fini, ad esempio. Lo standard è costituito da copertoni pieghevoli leggeri con camera d'aria classica, anche se la tendenza è chiaramente verso il tubeless. Tuttavia, i professionisti del cyclocross continuano ad utilizzare solitamente copertoni con camera d'aria per le gare.
Copertoni MTB
I copertoni chiodati sono una delle caratteristiche più peculiari delle moderne mountain bike. I chiodi servono di solito ai falegnami. Cosa hanno a che fare con le bicilette? I chiodi sono i blocchi di gomma rinforzati in rilievo (in inglese "spike") che conferiscono allo copertone MTB il caratteristico aspetto aggressivo grazie alla loro disposizione. La distribuzione e la dimensione sono spesso una scienza a sé stante e la gomma dei tacchetti è spesso costituita da una mescola ottimizzata a seconda della posizione.
Nel caso in cui vi stiate chiedendo: perché tutti questi sforzi? Diamo un breve sguardo a due tipologie di sentieri tipici della MTB.
I moderni circuiti di cross -country sono tutti incentrati sulla realizzazione dei migliori tempi su un percorso offroad. Di solito consistono in un mix variegato di piste veloci, salite ripide e anche discese impegnative. Il fondo può passare dall'asfalto ai sentieri battuti, non battuti e fangosi di boschi, campi e prati. Possono anche essere presenti piccoli salti con conseguenti brevi fasi con le ruote staccate da terra.
I percorsi di downhill, d'altra parte, vengono percorsi, come suggerisce il nome, quasi continuamente in ripida discesa. Sono costellati di campi di pietre dure e spigolose, tappeti di radici e salti incredibilmente alti. Il fondo è super impegnativo, bagnato, fangoso, con ghiaia non battuta e grandi rocce.
Questo rende subito chiaro che sono necessari copertoni specificamente ottimizzati per il rispettivo campo di utilizzo. Questi possono essere fondamentalmente divisi nei seguenti tipi con caratteristiche specifiche:
Cross Country | All Mountain | Enduro | Freeride/Downhill | Asfalto + Terreno* | |
Allineamento | Percorsi XC veloci | Anche escursioni di più giorni | Salite ripide a discese ancora più ripide e in parte molto tecniche | Discese di downhill più ripide con salti/percorsi Gravity impegnativi con campi di pietra e tappeti di radici | Buon comportamento di rotolamento su fondi duri con riserve sufficienti anche per un uso moderato del singletrail |
Struttura della carcassa | Strati con tessitura molto fine (oltre 120 tpi) e stratu leggeri della carcassa, struttura a strato singolo, tripla sovrapposizione sotto il battistrada, doppia sovrapposizione sui lati | Strati con tessitura fine (120 tpi) e strati leggeri della carcassa, struttura a strato singolo, tripla sovrapposizione sotto il battistrada, doppia sovrapposizione sui lati | Strati della carcassa più fini e più grossolani, ma strutture da strato singolo (da 60 a 120 tpi) a doppio strato (2x60 tpi) (sovrapposizione di sei volte sotto il battistrada, di quattro volte sui lati) | Strati della carcassa più grossolani, doppio strato (2x60 tpi) (sovrapposizione di sei volte sotto il battistrada, di quattro volte sui lati) | Tessitura fine e grossolana (60-120 tpi) e strati leggeri della carcassa, struttura a strato singolo, tripla sovrapposizione sotto il battistrada, doppia sovrapposizione sui lati |
Protezione/rinforzo della parete laterale | Spesso senza | In versione leggera | Versione completa e stabile, in parte inserti aggiuntivi in gomma butilica | Versione completa e stabile, in parte inserti aggiuntivi in gomma butilica | Versione leggera o completa |
Profilo | Basso profilo chiodato con ampia spaziatura | Profilo chiodato più pronunciato con tacchetti chiodati di spalla prominenti e tacchetti centrali posizionati in modo stretto | Profilo grossolano e aggressivo, spesso composto da tacchetti chiodati alti e stabili sulla spalla e da tacchetti altrettanto pronunciati sul battistrada | Profilo particolarmente corposo e aggressivo, la maggior parte dei tacchetti chiodati non sono alti ma larghi, si aggrappano in modo ottimale quando si accelera e offrono agilità di sterzata |
Il profilo misto con una rete centrale compatta per un comportamento di rotolamento leggero e a bassa vibrazione e i denti esterni impostati forniscono un certo grado di sicurezza quando è richiesto nell'offroad |
Mescola | Doppia o tripla mescola: centro del battistrada progettato per una bassa resistenza al rotolamento, più aderenza verso i lati, con mescola di base più dura per la tripla mescola | Doppia o tripla mescola: centro del battistrada progettato per una bassa resistenza al rotolamento, più aderenza verso i lati, con mescola di base più dura per la tripla mescola | Doppia o tripla mescola: mescola di base medio-dura, centro del battistrada progettato per una bassa resistenza al rotolamento, extra aderenza verso i lati | Doppia o tripla mescola: mescola di base medio-dura, battistrada e tasselli chiodati della spalla con mescola di gomma dalle elevate caratteristiche adesive | Doppia o tripla mescola: centro del battistrada progettato per una bassa resistenza al rotolamento, più aderenza verso i lati, con mescola di base più dura per la tripla mescola |
Resistenza al rotolamento (su superfici dure) | Molto bassa | Bassa o moderata | Moderata o alta | Piuttosto alta, poiché l'aderenza, la durevolezza e l'azione ammortizzante sono più importanti | Bassa grazie al profilo centrale stretto del battistrada |
Grip | Particolarmente elevato su sentieri asciutti, sterrati ma piuttosto duri | Buona trazione all-round | Trazione particolarmente elevata, grazie al battistrada a tasselli chiodati che si aggrappa al fondo | Trazione particolarmente elevata grazie al battistrada a tasselli chiodati che si aggrappano al fondo e alle mescole di gomma extra "adesive" (Super Tacky) | Una via di mezzo tra la trazione su superfici non compattate e, ad esempio, sull'asfalto duro in città. |
Larghezze | 2 - 2,25" | 2,2 - 2,4" | 2,4 - 2,6" ma anche in versione Plus fino a 3,0" | 2,5 - 2,6" | 2,1 - 2,35" |
Peso | Particolarmente basso per scattare velocemente | Peso moderato da escursione | La stabilità e la durevolezza hanno la precedenza sul peso, spettro ampio a seconda della struttura della carcassa e dell'anima del tallone | La stabilità e la durevolezza assolute hanno la precedenza su copertoni cablati dal peso ridotto e spesso multi rinforzati | Ampia gamma, da copertoni pieghevoli molto leggeri a copertoni cablati molto pesanti con la massima protezione antiforatura |
*I copertoni Asfalto + Terreno sono anche chiamati copertoni Hybrid o Mixed-Terrain
Questa classificazione è disponibile anche come filtro nel negozio online di BIKE24. Inoltre, c'è una selezione di diverse misure di copertoni (meno di 26", 26", 27,5" [650B] e 29") in modo da poter equipaggiare una MTB attuale così come una vecchia MTB con un set di copertoni nuovi. Quasi tutti i copertoni MTB originali sono ora disponibili anche con diverse varianti di carcassa e con o senza protezione dei fianchi.
Sempre più grandi: nel recente sviluppo dei copertoni per mountain bike, molto è cambiato in termini di larghezza. Grazie alla caratteristica tubeless, è stato possibile aumentare la larghezza per un maggiore comfort e una migliore azione ammortizzante, con la resistenza al rotolamento che rimane moderata. Questo è stato portato all'estremo con i copertoni Plus fino a 3,0" di larghezza. Le MTB elettriche rappresentano una porta di accesso più attraente al mondo della mountain bike e sono chiaramente sempre più scelte. I produttori hanno risposto a queste mutate esigenze e offrono i copertoni più popolari in versioni rinforzate e anche copertoni speciali per le e-mountain bike.
Chi può scegliere, è il padrone del sentiero con BIKE24. Grazie alla chiara differenziazione del nome del copertone e tramite i filtri, avrete sempre una panoramica chiara e potrete scegliere tra copertoni cablati a basso prezzo, copertoni pieghevoli leggeri e copertoni tubeless. A proposito: i copertoni MTB tubeless sono tra gli aggiornamenti più popolari per la MTB perché offrono il più alto rapporto costi-benefici.
Copertoni per bici da città e rivestimento da trekking
Per molte persone, le bici da città e da trekking sono fondamentali per gli spostamenti quotidiani. Ma anche la migliore bicicletta ha bisogno di cambiare le parti soggette a usura dopo qualche migliaio di chilometri. Oltre alla trasmissione, questo vale in particolare per i copertoni.
Dalla fabbrica, molte bici da città e bici da trekking sono prevalentemente equipaggiate con copertoni cablati. Di solito offrono un ottimo rapporto prezzo/durevolezza. Le classiche bici da città montano copertoni da 26", ma il formato da 28", che si è affermato sulle bici da trekking per le sue caratteristiche di rotolamento, sta prendendo sempre più piede anche sulle bici da città. I modelli più larghi, conosciuti anche come copertoni balloon, offrono un comfort notevolmente maggiore per le bici da città e da escursione, spesso senza sospensioni, se vengono gonfiati alla giusta pressione. Inoltre, i moderni copertoni per bici da trekking e da città sono ottimizzati in modo tale da ridurre efficacemente la resistenza al rotolamento rispetto alle specifiche di fabbrica e aumentare la sicurezza, ad esempio con strisce riflettenti integrate o una maggiore protezione antiforatura.
Sono disponibili diversi tipi di copertoni e di profili:
- I copertoni classici per bici da città hanno spesso un battistrada senza profilo e solo un sottile profilo negativo sui lati. Alcuni copertoni presentano anche un fine disegno a diamante per una maggiore trazione nella sabbia e sul bagnato, ad esempio. Vantaggio: buone caratteristiche di rotolamento, soprattutto al centro del battistrada, nonché il massimo contatto con la strada per un'elevata aderenza e lo spostamento di acqua, sabbia e piccole pietre verso i fianchi. Svantaggio: scarsa aderenza su strade sporche, fango o superfici non compattate.
- I copertoni da trekking con un profilo negativo pronunciato a tasselli gestiscono l'equilibrio tra un buon comportamento di rotolamento e soprattutto l'aderenza in curva, ed è per questo che i modelli che sono di serie nel settore del trekking stanno diventando sempre più popolari anche sulle bici da città. Al centro hanno una parte piatta o barra centrale per una bassa resistenza al rotolamento. Vantaggio: bassa resistenza al rotolamento sui rettilinei, comportamento di rotolamento silenzioso. A sinistra e a destra del battistrada, ad esempio, tasselli continui si alternano a tasselli intervallati da lamelle. Vantaggio: alta area di contatto con un migliore adattamento ai terreni irregolari e un migliore spostamento dell'acqua e delle piccole particelle ai lati.
- A concludere il terzetto, troviamo i cosiddetti copertoni semi-slick. Si tratta di pneumatici il cui battistrada presenta alcuni blocchi piccoli e stretti, oppure una sorta di ponticello, o ancora un profilo a diamante o negativo. I fianchi sono parzialmente chiodati, tramite chiodini fissati in corrispondenza della spalla. Questa soluzione offre un indubbio vantaggio: minore resistenza al rotolamento e maggiore attrito in curva o in posizione inclinata, anche in eventuali passaggi su terreni non battuti.
Pneumatici per e-bike
La spinta data dal motore elettrico conferisce alla bici un’accelerazione davvero sorprendente, oltre a prestazioni eccellenti anche nelle salite più ripide (uphill). Per ottenere questo risultato, però, sono necessari componenti ottimizzati per la sollecitazione prevista. Un ruolo importante in questo senso spetta agli pneumatici per e-bike, che si dividono (proprio come avviene per le stesse bici elettriche), in copertoni fino a 25 km/h (per pedelec) e copertoni fino a 50 km/h (e-Bike e s-pedelec). Per una maggiore distinguibilità, su ciascun copertone è indicata una specifica dicitura, come “e-bike ready”, “e-bike ready 25”, “E25”, “e-bike ready 50” oppure “E50”. Per le e-bike e le s-pedelec che raggiungono i 50 km/h, l’utilizzo di pneumatici con dicitura ECE-R75 è addirittura obbligatorio.
In mancanza, l’ordinamento tedesco può prevedere il ritiro dell’immatricolazione e il sequestro del mezzo da parte delle forze dell’ordine. I produttori di pneumatici, peraltro, suggeriscono di montare copertoni speciali E25 anche sulle bici elettriche di velocità compresa entro i 25 km/h. Si tratta di una mossa di marketing o del risultato di una valutazione fondata?
Una e-bike moderna può raggiungere una potenza costante di 250 W (con picchi di 500 W), con un momento torcente di 90 Nm. Se a questo notevole apporto di potenza aggiungiamo quella indotta dal ciclista, il livello delle forze in gioco e della velocità media raggiunge valori molto alti. Bisogna anche considerare che una e-bike supera quasi sempre i 20 kg di peso, ai quali va aggiunto il carico dei vari componenti. Per queste ragioni gli pneumatici della e-bike, proprio come i componenti meccanici e quelli del sistema di propulsione elettrico, devono essere particolarmente robusti. Solitamente i copertoni hanno una larghezza leggermente superiore alla media, utile a garantire un buon livello di comfort a dispetto del peso elevato. Ma non c’è da preoccuparsi: l’accresciuta massa rotante e la maggiore resistenza al rotolamento vengono compensate da un più alto livello di potenza del motore.
Inoltre, un copertone più largo contribuisce ad aumentare la trazione, anche nelle curve, e a migliorare la trasmissione della forza frenante. La struttura di base conferisce una maggiore stabilità, che rende il mezzo più controllabile. In fase di costruzione, peraltro, viene applicata una protezione antiforatura composta di più strati, per ridurre al minimo il rischio di guasti, oltre a una mescola dal consumo minimo.
Gli pneumatici per e-bike offrono una maggiore protezione da rotture e guasti al battistrada o ai fianchi (aspetto particolarmente interessante quando si procede con pressione bassa su terreni fuoristrada). Questa caratteristica è di fondamentale importanza, perché un eventuale intervento di riparazione o comunque di manutenzione della e-bike fuori casa sarebbe un’operazione dispendiosa e complicata. Oltre a ciò, il rinforzo della carcassa e dei fianchi contribuisce a scongiurare rotture anche in posizione inclinata, specie in caso di pneumatico con pressione bassa.
Pneumatici per home trainer
Gli home trainer sono, con tutta probabilità, il dispositivo di allenamento più diffuso in ambito ciclistico. La bici viene montata al macchinario tramite la ruota posteriore, che entra così in contatto con un rullo. L’attrito che si crea tra il copertone e il rullo è diverso da quello generato dal contatto con la strada, perché il copertone esercita una pressione costante sul rullo, il quale ha una superficie limitata. Per ridurre l’usura del copertone e limitare i rumori da vibrazione, è consigliabile l’utilizzo di pneumatici specifici per home trainer. La limitazione dell’attrito avviene grazie a una mescola dura e ad apposite scanalature longitudinali, che riducono al minimo lo sviluppo di calore e le vibrazioni; un ulteriore contributo alla scorrevolezza del copertone è dato dalla struttura minimale della carcassa. A ciò si aggiunge la mescola del rivestimento speciale, ottimizzata per un’ulteriore limitazione dell’attrito, a scongiurare dispersioni di potenza ed eccessivi sviluppi di calore.
Suggerimento 💡: per garantire la massima durevolezza, controllare regolarmente la pressione dello pneumatico, ma anche quella esercitata dallo stesso sul rullo.
Copertoni invernali
Quando il paesaggio si copre di un candido manto, se continuiamo a montare pneumatici normali, la neve e (ancor di più) il ghiaccio trasformeranno la nostra pedalata in una danza sul filo del rasoio. Le condizioni delle piste ciclabili, tra l’acqua, la fanghiglia e la neve, si fanno talmente proibitive da impedire ai normali copertoni di esercitare abbastanza grip. In questo caso, ciò che vale per le auto vale anche per la bici: gomme da neve! Con un paio di copertoni invernali, anche in caso di neve si possono affrontare al meglio gli spostamenti quotidiani e i trail più impegnativi. Si tratta di pneumatici speciali, realizzati in una mescola che garantisce un adeguato grip anche a temperature basse, con l’aggiunta (in alcuni casi) di chiodi specifici. Per agevolare la scelta nell’acquisto, abbiamo predisposto su BIKE24 un filtro di ricerca, in modo da potere selezionare i copertoni invernali specifici per la bici da corsa o la MTB. Gli pneumatici di tipo spike (anche indicati con la dicitura inglese “studded tires”) sono muniti, sia sul battistrada sia sui fianchi, di punte (“spikes”, in inglese) in metallo duro o in lega inossidabile, come per esempio il carburo di tungsteno. Vantaggio: si disimpegnano bene sui terreni ghiacciati e sulle superfici innevate o gelate, oltre a offrire un’apprezzabile tenuta laterale in curva. Svantaggi: L’accresciuta resistenza al rotolamento che si verifica sui terreni invernali si fa sentire, ancor più intensa, anche nei terreni più sgombri. Oltre a ciò, con i copertoni spike migliora anche il grip sulla neve fresca.
Come accade spesso, anche in fatto di copertoni invernali vale un principio: è la mescola a fare la differenza! Ed è un principio da prendere in parola, senza dimenticare l’importanza del profilo e della giusta pressione del copertone. Che siate un prode pendolare o un atleta muscoloso, se uscite in bici in inverno vi conviene verificare tempestivamente la mescola dei copertoni e la loro capacità di rimanere morbidi e flessibili anche in caso di temperature inferiori al punto di congelamento. Se questa capacità non è presente, si avvertirà già da lontano il rumore di rotolamento del rivestimento indurito, rumore che peraltro rischia di confondersi con quello dei chiodi.
In materia di compound, ossia di composizione chimica, ecco un ulteriore suggerimento dei nostri esperti: Non tutte le mescole morbide o aderenti mantengono in inverno la stessa flessibilità e/o lo stesso grip. Nelle pagine Web dei produttori, alla voce relativa alle mescole e alle tecnologie pneumatiche, è possibile trovare risposte e indicazioni in merito.
Anche se si possiedono già, sulla propria bici, pneumatici dalla mescola adeguatamente flessibile anche nella stagione fredda, vale sempre la pena investire in un paio di copertoni invernali, soprattutto per le bici da strada. I copertoni invernali per bici da corsa, da trekking o da città offrono, in confronto ad altri tipi di pneumatico generalmente privi di profilo, un compound ideale e (in alcuni casi) un profilo negativo appositamente intagliato. Questa soluzione garantisce un grip ancora maggiore anche in caso di aquaplaning, dislivelli e solchi nel terreno.
Questo significa che i chiodi sono un accessorio superfluo? Certo che no. I chiodi dei copertoni spike, soprattutto verso la fine dell’inverno, sono di grande utilità: malgrado le prime avvisaglie della primavera si facciano sentire, e i raggi di sole comincino a riscaldare le giornate, durante la notte il ghiaccio e il gelo prendono nuovamente il sopravvento. È un periodo in cui bisogna prestare massima attenzione, perché la notte ci restituisce i sentieri in condizioni particolarmente lisce e dure; molti ciclisti ne sanno qualcosa, loro malgrado. È proprio in questo momento dell’anno che vale la pena montare un copertone spike alla ruota anteriore: è la ruota davanti infatti il principale punto debole, nelle curve ma anche nei cambi di direzione più lievi.
Per concludere, due parole sul rapporto tra la pressione atmosferica dello pneumatico e la pressione di contatto tra lo stesso e il suolo. Sulla neve, i copertoni larghi lavorano meglio a pressione bassa: distribuiscono infatti la pressione di contatto su una superficie maggiore, aumentando contemporaneamente il grip. Nel settore delle discipline invernali MTB, lo stato dell’arte è rappresentato dalle fatbike, biciclette dotate di copertoni larghi anche 4,6 pollici, che vengono gonfiati a una pressione inferiore a 1 bar. Si consiglia peraltro, alla prima nevicata copiosa, di abbassare ulteriormente la pressione, per permettere al copertone di appoggiare bene a terra senza eccessive sollecitazioni dovute al carico. Dopodiché, è sempre opportuno verificare l’effettiva agibilità del copertone; in molti casi, il montaggio di uno pneumatico più largo è possibile anche nelle bici da corsa e in quelle da trekking.
Protezione antiforatura per i copertoni
A tutti i ciclisti capita prima o poi di forare: d’un tratto si sente un piccolo scoppio, o a volte un sibilo, oppure può trattarsi di una perdita lenta che si protrae per qualche giorno. È senza dubbio il guasto più diffuso tra chi va in bici. Rimanere a terra non fa piacere, certo; per fortuna, però, basta dotarsi delle attrezzature giuste e il problema si risolve facilmente. Inoltre, scegliendo pneumatici di alta qualità, si può ridurre la probabilità di incappare in questo inconveniente. In questa sezione scopriremo da quali variabili dipende la protezione dei copertoni dalle forature, e quali sono le opzioni disponibili per ottenere la soluzione adatta alla esigenze di ciascuno.
La protezione di un copertone da bici moderno dipende principalmente dalla mescola con cui è realizzata, dalla densità della carcassa e dalla pressione. Se la pressione è opportunamente alta, la bici può affrontare senza problemi gli ostacoli che si ritrova sul percorso. In caso contrario, ogni eventuale corpo estraneo minimamente appuntito, se calpestato, diventa un’insidia. Basti pensare a una situazione che tutti più o meno conosciamo: i piccoli spruzzi di asfalto caldo sulle scarpe, in piena estate, con tutte le conseguenze del caso, in termini di sporcizia accumulata.
Con una bici dai copertoni troppo morbidi, il principio è lo stesso (anche se non così rapido e immediato): più alta è la temperatura e più morbida è la gomma, più il contatto e l’aderenza con un sassolino, una scheggia o un frammento di vetro diventano rischiosi.
La scelta della mescola, pertanto, deve essere fatta con riguardo all’ambito di utilizzo del copertone e al livello di grip richiesto. Il livello di pressione è un altro campo in cui si verifica una sorta di conflitto di interessi tra la trazione e la protezione della gomma. Se la pressione è alta, i corpi estranei saranno rimossi con più facilità e la nostra pedalata incontrerà una minore resistenza al rotolamento; tuttavia, la superficie d’appoggio si ridurrà e perderemo qualcosa in fatto di grip. Abbassando il livello di pressione, invece, guadagneremo in trazione e comfort di guida, ma a costo di aumentare il rischio di forature, perché anche un ostacolo piccolo e isolato rischia di aggredire il copertone.
Per ovviare a questo problema, i produttori di pneumatici si affidano ai cosiddetti strati protettivi antiforatura. Si tratta di una serie di strati (composti di materiali come aramide, nylon o caucciù) applicati sul battistrada mediante vulcanizzazione, oppure sulla circonferenza del tallone. Uno dei modelli più rinomati è l’“Imperforabile” della marca Schwalbe, che garantisce una protezione antiforatura anche in presenza di grandi quantità di chiodi e vetri, con il battistrada composto da uno strato di caucciù di 4 mm e due strati aggiuntivi in nylon. Questa composizione speciale contribuisce ad aumentare il chilometraggio dei copertoni, siano essi montati su una bici da città, da trekking o elettrica.
Se cambia il terreno, cambiano anche le esigenze di protezione antiforatura; nei tratti fuoristrada, infatti, a complicare la vita del ciclista intervengono tronchetti di legno e pietre appuntite, che insidiano i copertoni frontalmente e anche sui fianchi. Per questo motivo, molti pneumatici per MTB o per gravel hanno una protezione antiforatura anche sul fianco. Le opzioni vanno dai sottili strati applicati lateralmente fino agli inserti in gomma butile direttamente sul fianco del copertone. Se si sceglie di acquistare un copertone Tubeless-Ready (ossia senza camera d’aria), la protezione antiforatura sui terreni fuoristrada raggiunge il livello massimo. I sistemi di pneumatici tubeless offrono una valida difesa dalle forature causate da punture, tagli e tranciature. Il solo punto debole è una tenuta non ottimale in caso di bassa pressione o di stili di guida particolarmente aggressivi su terreni sconnessi. Ne consegue una possibile rottura del copertone, oppure il verificarsi dell’effetto burping (una sorta di breve rimbalzo con susseguente perdita d’aria). Per i duri e puri, comunque sia, è disponibile una soluzione semplice: un sistema tubeless combinato con una serie di inserti antirottura (in inglese “tire inserts”).
E se un normale sistema tubeless non dovesse tornare alla sua densità originaria nel punto in cui è stato colpito da un oggetto appuntito, non c’è motivo di preoccuparsi. Con un kit di riparazione specifico per copertoni tubeless, o in alternativa con una camera d’aria di scorta, si torna subito a macinare la strada.
Ancora un suggerimento da parte dei nostri esperti 💡, per tutti coloro che scelgono la combinazione classica pneumatico-camera d’aria: se anche dopo un intervento di riparazione o sostituzione, che magari si è rivelato un’odissea, il copertone sembra sgonfio anche in assenza di evidenti agenti di disturbo esterni, consigliamo di tastare con mano la parte interna del copertone smontato. Può darsi che il corpo estraneo si sia piantato in profondità nella carcassa e compia un’azione di disturbo graduale. Un’altra mossa potenzialmente utile consiste nel montare un apposito nastro intorno al cerchione.
La durevolezza e i tempi di sostituzione
Tutti i copertoni per bici, anche i migliori, sono soggetti a usura con il passare del tempo e sono destinati a invecchiare anche in caso di utilizzo limitato. In chiusura di questa lunga sezione dedicata agli pneumatici, scopriamo come si fa a riconoscere i segni di usura, per capire quando è il caso di sostituire il copertone. Il battistrada, indipendentemente dalla categoria di bicicletta, è l’elemento più esposto al logoramento, per via dell’attrito, degli oggetti appuntiti e dei dislivelli del terreno.
Alcuni produttori di pneumatici da strada rendono agevole al ciclista la verifica dello stato di logoramento del copertone, grazie ad alcuni solchi che fungono da indicatori di usura. Quando i solchi non si riconoscono più, è il momento di sostituire il copertone. Per tutti gli altri tipi di pneumatico sarà lo stato del battistrada, sia esso chiodato, slick o dal profilo negativo, a fungere indirettamente da indicatore. Se i solchi di mezzo, i tacchetti o i chiodi si trovano pressoché in linea con la superficie del battistrada, significa che il copertone ha fatto il suo tempo. Anche le tracce di forellini o strappi sono sintomo di usura e di un elevato rischio di forature. Nei casi più critici, il logoramento è in fase talmente avanzata che la camera d’aria, all’aumentare della pressione, preme verso l’esterno. In questi casi, bisogna rompere gli indugi e procedere alla sostituzione.
Anche nei fianchi del copertone la presenza di strappi e lacerazioni, specie nelle mountain bike, è un segnale che si accompagna alla perdita di grip e alla necessità di intervenire con un nuovo pneumatico. Un altro problema che può accorciare il ciclo di vita di un copertone è costituito dagli eventuali tagli o strappi profondi nelle superfici laterali (fianchi). Anche in questo caso, l’unica soluzione per ripristinare la stabilità della pressione è la sostituzione integrale dello pneumatico. A volte possono anche apparire dei graffi più lievi, di fatto meno problematici di quanto sembrino, che coinvolgono lo strato di gomma superficiale del battistrada o del fianco. Solitamente questo scenario è dovuto a una combinazione di invecchiamento naturale, volatilizzazione degli elementi chimici e azione dei raggi ultravioletti, uniti a un utilizzo in bassa pressione. Per non essere costretti a sostituzioni evitabili del copertone, ecco in conclusione tre preziosi suggerimenti:
Suggerimento 1 💡: per ottenere il massimo chilometraggio dai copertoni, il livello della pressione deve essere tarato sul peso complessivo (del guidatore e dell’eventuale carico) e sulle caratteristiche del terreno.
In caso di sollecitazione particolarmente pesante, la pressione deve essere più alta. In questo modo si riduce l’attrito tra il battistrada e il suolo, in modo da non sollecitare oltremisura il fianco e la carcassa. Un livello di pressione elevato è consigliabile anche per chi pedala generalmente su terreni duri, battuti o asfaltati. Inoltre, se i terreni che si battono sono i più variegati, per esempio sentieri in mezzo al bosco, trail e viottoli di campagna, è il caso di rivedere di tanto in tanto il livello di pressione.
È sufficiente una verifica con il pollice della mano. Se il dito riesce ad affondare sensibilmente nel battistrada, è il momento di dare una gonfiata. Le indicazioni riportate sullo pneumatico in relazione alla pressione minima e massima hanno valore meramente orientativo, e sono strettamente dipendenti dalla combinazione copertone-cerchione. È importante, inoltre, verificare la possibilità di utilizzo di uno pneumatico senza camera d’aria. Il ricorso al livello di pressione minimo va limitato soltanto a determinati ambiti di utilizzo, per esempio in occasione di uscite in mountain bike su terreni innevati. Al di fuori di questi ambiti si rischia di danneggiare il copertone e il cerchione, oltreché sé stessi.
Suggerimento 2 💡: Verificare regolarmente se il copertone comincia a essere aggredito da ciottoli appuntiti o schegge di vetro; nel caso, rimuoverli con prudenza.
Anche il più piccolo dei sassolini, con l’azione del tempo, può conficcarsi nella gomma e causare una foratura. Se si riesce a reprimere in tempo questo processo graduale, la durevolezza e le prestazioni dei copertoni ne guadagneranno.
Suggerimento 3 💡: Prima di sostituire entrambi gli pneumatici della bici, verificare che il copertone anteriore non possa essere ancora utilizzato per la ruota posteriore.
Infatti il copertone della ruota posteriore, per via dell’azione del freno, della distribuzione del peso e della trasmissione di forza, è soggetto a una maggiore usura e pertanto va incontro a sostituzione più rapidamente rispetto al copertone della ruota davanti, che invece, nella maggior parte dei casi, potrà percorrere ancora i suoi chilometri.