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A cosa occorre prestare attenzione per l'acquisto di un manubrio per bicicletta?
Riesci a immaginare una bicicletta senza manubrio, ma con un volante o una cloche? Noi no: per noi la barra, spesso ricurva, è parte integrante del cockpit della bicicletta con tutte le sue forme, dimensioni, materiali e colori. Grazie ad alcuni tipi di manubri si riesce a pedalare più velocemente, con altri invece più comodamente. Nei paragrafi seguenti, spiegheremo tutto quello che c'è da sapere sui manubri per bici da corsa, MTB, bici da trekking e da città: Continua a leggere
Panoramica degli argomenti legati ai manubri delle biciclette
- La funzione del manubrio per bicicletta
- Quando cambiare il manubrio della bicicletta
- I diversi tipi di manubri e le loro varianti principali
- La struttura e le dimensioni nominali dei manubri per bici da corsa e MTB
- La larghezza ideale di un nuovo manubrio
- I diversi materiali del manubrio per bici
- Quali vantaggi offrono le unità formate da manubrio e attacco manubrio?
- L'attacco manubrio adatto e l'accessorio più utile
- Come regolare correttamente il nuovo manubrio
La funzione del manubrio per bicicletta
La parte della bicicletta un tempo conosciuta anche come barra o manubrio trasmette i comandi alla ruota anteriore attraverso l'azione della leva unita all'attacco manubrio e alla forcella. A questo fine, il manubrio bella bici viene fissato centralmente nell'attacco manubrio. Attualmente, i manubri per biciclette sono disponibili anche come combinazione fissa di manubrio e attacco manubrio.
Il principio e la funzione del manubrio non sono però cambiati negli ultimi 100 anni. Ne esistono fondamentalmente di due tipologie: manubri e barre. La forma più comune di manubrio è quella della bici da corsa. Le barre sono invece utilizzate sulle mountain bike, ma anche sulle bici da trekking, da città e sulla maggior parte delle bici elettriche. Le differenze visivamente più importanti sono quelle tra le parti inferiori degli stretti manubri delle bici da corsa con drop e la particolare larghezza delle barre dei modelli MTB.
A questo punto tutto sarebbe chiaro, se non esistessero differenze decisive per quanto riguarda il materiale, il diametro del morsetto, il montaggio dei cavi e le caratteristiche di integrazione, il tutto disponibile in un'ampia selezione di forme e colori.
Quando cambiare il manubrio della bicicletta
Le ragioni per cambiare il manubrio della bicicletta sono molte.
Nel caso più semplice, durante i primi giri con la nuova bici noterai che la tua postura non è corretta, nonostante i numerosi consigli e giri di prova effettuati. Il risultato sarà un dolore causato da uno sforzo improprio, ad esempio per aver tenuto i polsi piegati. In questo caso non vale il detto: chi forte vuole apparire un poco deve soffrire, ma: chi vuole divertirsi deve scegliere il manubrio giusto e adattare il cockpit alle proprie esigenze. Il manubrio potrebbe non essere l'unico elemento a causare questa situazione: bisognerà considerare anche la sella, il reggisella e l'attacco manubrio. Devi anche sapere che la posizione di pedalata di ogni tipo di bicicletta sottopone il manubrio a un carico leggermente diverso:
Punto di contatto | Bici da strada/MTB XC |
Mountain bike/bici da trekking/bici da turismo | Bici da città |
Carico sul manubrio | 20% | 20% | 5% |
Carico sulla sella | 10% | 30% | 70% |
Carico sui pedali |
70% | 50% | 25% |
Fonte: http://www.fa-technik.adfc.de/Ratgeber/Sitzen/
Per quanto riguarda i carichi sul manubrio indicati nella tabella, occorre tener conto anche dell'angolo tra la parte superiore delle braccia e il torso. In una posizione di pedalata sportiva su bici da corsa o MTB XC l'angolo supera spesso i 90° e la muscolatura di braccia, spalle e schiena deve compiere uno sforzo maggiore per mantenere la posizione.
Anche una bicicletta di seconda mano può essere personalizzata in un secondo momento. È possibile che la geometria del manubrio sia adeguata, ma che le altre caratteristiche non soddisfino le tue esigenze. Ad esempio, il manubrio potrebbe essere troppo pesante, del colore sbagliato per il tuo progetto, troppo stretto per le tue manovre di guida, offrire poche opzioni di fissaggio per gli accessori o presentare una geometria sbagliata.
Purtroppo molto spesso i problemi sono causati da incidenti o cadute. Di conseguenza, i manubri delle biciclette in carbonio, ma anche quelli in metallo incrinati o ammaccati, così come tutte le parti danneggiate rilevanti per la trasmissione di potenza dovranno essere sostituiti. La tua bici è "solo" caduta: che succede ora?
Le domande da porsi in questo caso sono: dove o su che cosa è caduta? A quale velocità o con quale forza? Come avviene per le cadute, un esame visivo fornisce la prima indicazione di danni più seri, in questo caso può essere utile avere una torcia. Nei manubri in carbonio, anche i semplici graffi possono portare a incontrollabili microfratture in profondità che possono causare una delaminazione con conseguenze che possono mettere a repentaglio la vita. Se un graffio si rivela essere un'incrinatura o un buco, è necessario procedere con urgenza alla sostituzione. Se non noti nulla di particolare, come prossimo passaggio puoi eseguire una prova di carico da fermo. Se il manubrio manifesta una maggiore flessione quando tiri, ti appoggi o giri le estremità o se emette suoni strani, consigliamo di fare attenzione. In caso di dubbi, rivolgiti a un'officina specializzata.
Nei manubri in alluminio, acciaio o anche titanio, le deformazioni geometriche e le ammaccature visibili dall'esterno sono fattori evidenti. La presenza di graffi sulla superficie è meno preoccupante rispetto al caso dei manubri in carbonio. Le incrinature, invece, sono generalmente ben visibili e agiscono rapidamente da punti di rottura predeterminati.
A proposito di rotture: le bici da corsa dei ciclisti del Pro Tour vengono cambiate non senza un buon motivo dopo molte migliaia di chilometri di gara e picchi di potenza di oltre 2000 watt. In seguito a grandi carichi statici e numerosi cambiamenti di carico, si possono verificare rotture per fatica e deformazioni nelle parti metalliche, quindi anche nei manubri delle biciclette. A seconda del materiale metallico utilizzato, sono possibili diverse resistenze alle incrinature. Questo significa che, a seconda del grado di fragilità, il materiale può prima deformarsi plasticamente per poi rompersi sotto una sollecitazione ancora maggiore oppure rompersi immediatamente.
I diversi tipi di manubri per bici e le loro varianti principali
Hai scoperto di dover comprare un nuovo manubrio per bici. Non buttare via il tuo vecchio manubrio, potresti riuscire a usarlo come attaccapanni o come supporto per biciclette.
Se cerchi online i manubri per biciclette, te ne verranno mostrate numerose versioni. Per aiutarti a vederci chiaro, ti presentiamo i tipi di manubri più comuni in modo un po’ più approfondito.
- Manubrio per bici da corsa
Forma del manubrio: dopo la prima curvatura esterna, iniziano i drop che formano la parte inferiore del manubrio
Permette una posizione più aerodinamica e un maggiore controllo
Varianti: manubrio per bici da corsa, manubrio per bici da pista, manubrio allroad/gravel - Manubrio per mountain bike
Manubrio con una o più curvature ma un solo piano di impugnatura alle estremità
Larghezze da 600 a oltre 800 mm per una trasmissione di potenza e un controllo ottimali
Varianti: piatto/rialzato - Manubrio per bici da città/trekking
Forma della barra: una o più curvature portano a un piano di impugnatura alle estremità
Caso particolare per i manubri multifunzione: più curvature creano una forma arcuata
Larghezze da 550 a 700 mm
Varianti: manubrio piatto con backsweep, manubrio multifunzione (o manubrio a "brezel") - Manubrio per triathlon/corsa a cronometro
Tipo di manubrio composto da manubrio di base e alzata per il manubrio - Comprende prolunghe per braccia (estensioni) e braccioli
Permette di assumere una specifica posizione aerodinamica o da triathlon - Manubrio per BMX/dirt
Forma speciale del manubrio rialzato per trasmissione di potenza e stabilità ancora migliori
Come per le biciclette, esistono moltissime forme e varianti di manubri la cui classificazione a volte può risultare difficile. La combinazione di manubrio e attacco manubrio è una forma speciale particolarmente utilizzata nel segmento premium delle bici da corsa e della MTB cross-country. Puoi scoprirne il motivo nella sezione: Quali vantaggi offrono le unità formate da manubrio e attacco manubrio?
La struttura e le dimensioni nominali dei manubri per bici
Hai bisogno di cambiare il manubrio della bici e hai già individuato il tipo giusto grazie alla panoramica delle diverse forme di manubrio? Ora cerchi ad esempio un manubrio per all road/gravel o un manubrio rialzato, ma online ci sono tantissime larghezze, diametri e versioni di rise. Per aiutarti a trovare il modello giusto, ora potrai scoprire tutti i punti in comune e le differenze geometriche tra i manubri da corsa e quelli da MTB.
Ad eccezione delle combinazioni di manubrio e attacco, tutti i manubri per le biciclette sono fissati in un attacco manubrio. Pertanto, avrai bisogno di un manubrio con un diametro esterno corrispondente al diametro interno del serraggio.
In genere, i manubri delle attuali bici da corsa e delle MTB da trail hanno la dimensione del serraggio dell'attacco manubrio oversized pari a 31,8 mm e permettono ai produttori di componenti di ottenere un rapporto ben definito tra peso e rigidità. Ovviamente sono disponibili anche forme speciali come il manubrio da downhill particolarmente stabile con serraggio da 35 mm. Al momento questo solidissimo manubrio viene utilizzato anche sulle più recenti MTB hardcore e sulle MTB elettriche full per l'enduro e il freeride aggressivi, dove offre la stabilità e la rigidità necessarie per le forze di leva elevate. Più raramente, i manubri per MTB e bici da corsa hanno la misura da 31,7 mm. I manubri di produzione quasi esclusivamente italiana possono essere utilizzati senza problemi anche con attacchi manubrio da 31,8 mm. Se hai una bici classica o una bici con attacco ad albero, è ugualmente possibile che tu abbia bisogno di un manubrio dal diametro di 25,4 o di 26,0 mm. Nelle vecchie mountain bike con forcelle filettate, il manubrio piatto o rialzato ha spesso un diametro del serraggio di 25,4 mm. Su molte bici da corsa vintage, l'area di serraggio del manubrio misura 26,0 mm. Spesso i manubri più sottili si adattano meglio all'estetica complessiva delle bici da corsa e delle mountain bike in acciaio: puoi determinare personalmente il diametro utilizzando un calibro. Spesso i valori di diametro, larghezza e curvatura posteriore (backsweep) sono riportati sull'area di serraggio.
Oltre al diametro del morsetto del manubrio, bisogna considerare anche il diametro del serraggio nell'area di impugnatura. Nei manubri delle biciclette moderne questo valore è standardizzato ed è pari a 22,2 mm per le barre e a 23,8 mm per i manubri delle bici da corsa.
Il tuo manubrio da MTB, ad esempio, avrà un backsweep di 9°: questo angolo descrive la curvatura posteriore orizzontale (chiamata anche curvatura a gomito) del manubrio dopo l'area di serraggio. Possono comunque essere disponibili altre curvature in varie direzioni. I tradizionali manubri per MTB hanno un backsweep compreso tra 6 e 9°. I manubri delle bici da trekking, da città o anche delle bici elettriche urban hanno spesso un backsweep pari o superiore a 17°, che, abbinato all'upsweep (curvatura verticale), permette di ottenere una seduta comoda ed eretta. Anche sulle MTB per le escursioni, i cosiddetti manubri Ergo con backsweep pari o superiori a 12° stanno diventando sempre più popolari.
Come già menzionato per la curvatura all'indietro, la maggior parte dei manubri da MTB e alcuni di quelli da corsa sono dotati anche di una curvatura verso l'alto. Il cosiddetto upsweep indica l'angolo con il quale il manubrio continua in direzione verticale dopo il serraggio. Quando l'angolo con la linea centrale immaginaria del serraggio punta verso il basso, si parla invece di downsweep.
Se il manubrio continuasse con un angolo upsweep, le sue estremità si alzerebbero bruscamente in aria; per questo motivo, è necessario un ulteriore cambio di angolo in modo da garantire un buon piano di impugnatura. Nei manubri rialzati per MTB, ma anche in quelli per bici da corsa per il controllo fuoristrada, ad esempio per il gravel, la differenza di altezza risultante tra il piano di impugnatura e l'area di serraggio è chiamata rise. Un manubrio rialzato per MTB permette una seduta più eretta e lo spostamento del peso del ciclista verso la parte posteriore. Questo rende più facile affrontare, ad esempio, i salti e le discese sui sentieri veloci e i percorsi downhill.
Dato che i manubri delle mountain bike e quelli con drop delle bici da corsa sono per il resto fondamentalmente diversi, eccone di seguito le caratteristiche geometriche.
La geometria specifica dei manubri delle bici da corsa
Iniziamo con uno dei criteri di scelta più importanti: la larghezza del manubrio.
La larghezza del manubrio dei modelli con drop per le bici da corsa viene generalmente misurata nel punto più basso della curvatura del drop, ovvero nel luogo di montaggio delle leve dei freni. I produttori specificano in centimetri o millimetri la distanza tra il centro del tubo di sinistra e quello di destra oppure quella misurata sulla parete esterna di ciascun tubo. Le informazioni riportate sui manubri da corsa indicano anche la larghezza dell'area di impugnatura della parte superiore del manubrio. La larghezza alle estremità dei drop può essere ancora maggiore, come sui manubri delle bici per il gravel, in modo da garantire un maggiore controllo. Questo risultato può essere ottenuto estendendo la parte inferiore del manubrio.
Quali sono i vantaggi della divisione in parte superiore e parte inferiore del manubrio?
Oltre alle opzioni di impugnatura aggiuntive, la parte inferiore del manubrio permette di ottenere un migliore controllo durante le manovre di frenata, una trasmissione di potenza efficiente durante gli sprint e un'aerodinamica ottimizzata. La caratteristica più importante in questo contesto è il drop: la distanza che le mani devono percorrere tra la parte superiore e quella inferiore del manubrio o, in altre parole, la differenza di altezza tra parte superiore e inferiore del manubrio. A seconda di come utilizzi la bici da corsa, il ciclocross o la bici da gravel e delle tue condizioni fisiche, è possibile consigliare diverse dimensioni del drop.
I professionisti ben allenati e i ciclisti che non hanno limitazioni di movimento possono tranquillamente scegliere un manubrio da corsa con un drop superiore ai 130 mm. Questo, insieme alla distanza sella-manubrio (differenza tra altezza della sella e altezza della parte superiore del manubrio) probabilmente elevata, permette di ottenere una posizione della parte inferiore del manubrio particolarmente aerodinamica. Se la tua schiena è un po' meno flessibile e non devi preoccuparti di ogni milliwatt, opta per un manubrio da corsa con un drop inferiore ai 130 mm.
Questo tipo di manubrio per bici da corsa è ideale per i ciclisti che vogliono coprire distanze più lunghe con un passo moderato o che vogliono affrontare escursioni giornaliere con la bici da corsa per mantenere un equilibrio sportivo. Anche i ciclisti di ciclocross e bici da gravel oggi tendono a usare manubri con un drop inferiore a 130 mm. In alcuni modelli specifici per il gravel, la parte inferiore del manubrio si abbassa di poco più di 100 mm, offrendo il vantaggio di poter raggiungere la parte inferiore del manubrio in modo più rapido e sicuro per il massimo controllo possibile, anche su fuoristrada.
La comodità di un manubrio da corsa in tutte le posizioni di impugnatura della parte inferiore del manubrio è determinata da un altro parametro importante oltre al drop: il reach. Il reach descrive la struttura orizzontale del manubrio ed è decisivo per il posizionamento delle leve del cambio e del freno. Anche per il reach vale quanto segue: i manubri per le competizioni su strada o su pista hanno generalmente un reach maggiore di 80 mm; i manubri da corsa, ad esempio per le escursioni, il ciclocross e il gravel, invece hanno spesso un reach inferiore agli 80 mm.
Tuttavia, la sola osservazione del drop e del reach non è sufficiente per valutare correttamente il vero potenziale di impugnatura di un manubrio per bici da corsa. Se desideri sostituire un manubrio difettoso con un modello simile, devi prestare attenzione anche alla forma della curvatura. Esistono tre tipi fondamentali di manubri da corsa:
Classico | Classico | Ergo |
Forma del drop
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Forma del drop
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Forma del drop
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Opzioni di impugnatura
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Per un'aerodinamica ottimale, il manubrio di una bici da corsa deve essere il più stretto possibile e avere la parte inferiore del manubrio il più in basso possibile.
Fino ad appena dieci anni fa, questa opinione era ancora diffusa tra gli atleti e i ciclisti per hobby. Grazie agli impulsi dal mondo del bikepacking, del ciclocross e del gravel, il flare oltre a ridurre il drop, ha anche introdotto una guida più comoda. Il flare sui manubri delle bici da corsa indica la presenza di drop oltre i 90 gradi a partire dalla parte superiore del manubrio. Un flare leggero è sufficiente per rendere molto più comoda la guida dalla parte inferiore del manubrio: le braccia possono essere portate meglio sulla parte superiore del manubrio restando di solito in posizione meno tesa. Il flare dei manubri per bici gravel e all road può superare i 30°.
In questo modo si combinano il meglio dei mondi della corsa e della MTB: una posizione più aerodinamica sui rettilinei più lunghi e una buona azione della leva e controllo dei freni sui percorsi gravel. Nel negozio online di BIKE24 puoi utilizzare un filtro per trovare facilmente modelli con flare nella categoria dei manubri per bici da corsa. Di solito, oltre ai drop con flare, i modelli presentano flare anche alle estremità del manubrio (drop outward bend). Le estremità del manubrio svasate unite al flare forniscono un angolo di impugnatura ancora più comodo. Potrai riconoscere un manubrio con queste caratteristiche geometriche aggiuntive dalle diverse larghezze tra parte superiore del manubrio, drop ed estremità del manubrio.
Manubrio rialzato per MTB con larghezza di 800 mm: cosa significa?
Diversamente da quanto avviene per i manubri da corsa, la larghezza dei manubri per mountain bike viene sempre misurata in modo preciso da un'estremità all'altra, mentre il dato viene espresso in millimetri. Maggiore è la larghezza, maggiore saranno il controllo e l'azione della leva nella mountain bike. Un manubrio rialzato per MTB con larghezza di 800 mm è generalmente considerato sufficientemente largo e viene utilizzato preferibilmente nell'enduro e nel downhill. Ma la domanda rimane: cos'è un manubrio rialzato per MTB?
Il rise indica la differenza di altezza tra il piano dell'impugnatura e l'area di serraggio. I manubri per mountain bike privi di rise o con rise pari a 0 mm sono chiamati flat (manubri piatti).
Un manubrio da MTB che ha, ad esempio, un rise di 20 mm, si definisce rialzato. Esistono anche manubri con rise negativo, che vengono utilizzati soprattutto con un attacco manubrio inclinato verso il basso per il cross-country, ma a volte anche come manubri per il downhill. Con un rialzo positivo è possibile mantenere una seduta più eretta e comoda; il peso del ciclista viene spostato un po' più indietro, in modo da diminuire parte della pressione sulla ruota anteriore. Con un manubrio flat o con rise negativo, si assume una seduta più piatta e aerodinamica; in questo caso il peso del ciclista viene spostato in avanti e la pressione sulla ruota anteriore aumenta.
Un manubrio rialzato per MTB con una larghezza di 800 mm permette quindi di ottenere un buon controllo con una seduta comoda.
La larghezza ideale di un nuovo manubrio
Per rispondere a questa domanda sui manubri delle biciclette, occorre distinguere ancora una volta tra i manubri delle bici da corsa e le barre dei manubri.
Nel caso di un manubrio da corsa, la regola generale: larghezza del manubrio = larghezza dell'articolazione della spalla +/- 2 cm offre un riferimento per scegliere la larghezza adatta. Questa però è più che altro un valore di riferimento approssimativo. Anche un ciclista di altezza media può stare comodo su una bici da corsa con manubrio da 46 cm e respirare più liberamente che con un modello corrispondente alla larghezza delle spalle. La maggior parte dei manubri da corsa disponibili su BIKE24 ha una larghezza con incrementi di 2 cm a partire da 38 fino a 46 cm. Tuttavia, le cicliste particolarmente esili possono richiedere anche larghezze di 36 cm su molti manubri da corsa. Spesso i ciclisti di ciclocross e gravel preferiscono manubri un po' più larghi. Questi modelli, già più larghi alle estremità del manubrio grazie al flare e alla curvatura dei drop, offrono una leva ancora più grande per un controllo maggiore.
Per quanto riguarda le barre, cioè i manubri da mountain bike, da trekking e da città, la larghezza appropriata dipende dal ciclista, dalla bicicletta e dal tipo di utilizzo. Un manubrio più largo può migliorare la stabilità, la tenuta in curva e il controllo.
È importante notare che le forze di leva dipendono in larga misura dall'angolo di sterzo, dalla lunghezza dell'attacco manubrio, dalla larghezza del manubrio e, naturalmente, dal ciclista. Le forze di leva permettono di bilanciare bene la bici e di cambiare la direzione con una velocità sufficiente. Su una bici da downhill con un attacco manubrio corto di 50 mm e un angolo di sterzo piatto inferiore a 65 gradi, un manubrio dalla larghezza di 800 mm può essere vantaggioso. Se invece usi una bici da trekking con un attacco manubrio dalla lunghezza di 100 mm e un angolo di sterzo di 70 gradi, un manubrio largo 600 mm sarà sufficiente a sviluppare una forza adatta a questo tipo di utilizzo.
A proposito: naturalmente, la forza dipende anche dal ciclista: se un uomo o una donna di bassa statura sale su una bicicletta con un manubrio di 800 mm, fin dall'inizio dovrà alzare i gomiti e stendere le braccia in modo sgradevole per mantenere la schiena dritta. In queste condizioni, la posizione attiva si trasforma velocemente in una flessione, con il conseguente sovraccarico delle spalle, e quasi sicuramente il controllo e la manovrabilità peggioreranno. In casi simili, è consigliabile ridurre la larghezza del manubrio e controllarne la forma, l'attacco manubrio e l'angolo. Al contrario, se una persona alta più di 185 cm sale su una bicicletta con un manubrio di 800 mm, può procedere in modo rilassato e stabile e, se necessario, accumulare tensione e forza sufficienti a livello del cingolo scapolare. In generale, la larghezza del manubrio dovrebbe permetterti di mantenere una seduta di base comoda, idealmente con le braccia leggermente piegate con i gomiti rivolti verso il basso e la parte superiore delle braccia ruotata leggermente verso l'esterno. Questa posizione permette di passare rapidamente ad una posizione attiva quando necessario, ad esempio all'inizio di un percorso o per una frenata di emergenza nel traffico stradale.
Un altro fattore che incide sulla scelta della larghezza del manubrio può essere l'aerodinamica, come nel caso dei manubri da corsa. Un'impugnatura particolarmente larga unita a una seduta eretta può aumentare sgradevolmente la resistenza al vento e compromettere inoltre la possibilità di passare in passaggi stretti, come tra due alberi o tra le auto ferme nel traffico per avanzare verso il semaforo. Infine, i manubri larghi possono causare problemi anche in casa e nell'accesso al garage.
Se usi una mountain bike, puoi scegliere manubri dalla larghezza compresa tra 600 e 800 mm. Sulle bici da trekking vengono utilizzati i manubri a gomito e anche i manubri flat delle MTB, ma solo con larghezze intorno ai 600 - 660 mm. Spesso i manubri specifici per la città hanno una larghezza di circa 600 mm e un backsweep ancora maggiore, caratteristiche che permettono di non sforzare eccessivamente le braccia e le mani.
Un importante vantaggio delle barre del manubrio consiste nella possibilità di essere accorciate in modo personalizzato, se il produttore lo prevede.
Sia per i manubri da MTB che in quelli con drop, spesso l'unico consiglio valido è quello di effettuare molte prove. Dato che non puoi comprare un numero infinito di manubri, molti negozi di biciclette, come quello di BIKE24 a Dresda, offrono il servizio di montaggio individuale.
I diversi materiali del manubrio per bici
Solido alluminio, acciaio elegante, carbonio leggerissimo o raro titanio? Ti guideremo nella scelta più adatta alle tue esigenze.
Nel negozio di BIKE24 puoi filtrare i risultati in base al materiale sia per i manubri da MTB che per quelli per bici da corsa. Un manubrio da corsa ideale deve essere leggero, robusto e rigido per lo sprint, mentre quello da MTB deve essere stabile, resistente ma comunque leggero.
Si parla spesso della rigidità dei manubri, ma questa caratteristica non deve essere equiparata alla stabilità. Un manubrio rigido ha un'elasticità talmente bassa da riuscire a trasmettere la potenza del ciclista in modo ottimale. Un manubrio stabile, d'altra parte, può avere un'alta resistenza alla rottura rimanendo comunque flessibile alle estremità; in questo modo eviterà di rompersi anche in presenza di un carico di flessione elevato. Tutti i materiali sono legittimamente utilizzati nei manubri delle biciclette, ma presentano anche vantaggi e svantaggi, ad esempio in termini di peso, aspetto e design, stabilità o rigidità e durevolezza. Di seguito scopriremo quali sono.
Alluminio: un materiale adatto a tutte le esigenze
Il materiale più diffuso per i manubri delle biciclette è il tubo in alluminio. Grazie al suo peso relativamente basso, può essere progettato adeguatamente per le sollecitazioni del ciclismo ed essere modellato, forgiato e affinato in superficie con relativa facilità durante la trasformazione nel manubrio vero e proprio. La semplificazione del processo di produzione contribuisce in modo positivo sul prezzo. Cosa si può dire invece delle prestazioni? Durante la lavorazione del materiale di partenza viene sempre prodotta una lega di alluminio. Molti produttori stampano la denominazione, ad esempio 6061-T6 o 7050, direttamente sul manubrio. La serie 6000 indica una lega di alluminio grezzo, magnesio e silicio, mentre la serie 7000 una lega di alluminio grezzo e zinco. Le leghe della serie 2000, composte da alluminio e rame, vengono usate più raramente. Le indicazioni aggiuntive come T6 indicano se la resistenza è stata ulteriormente migliorata con un trattamento termico.
Insieme alla composizione del materiale, anche la conifica del tubo è decisiva per quelle che in seguito saranno le proprietà del materiale. I tubi grezzi possono essere adeguatamente riscaldati e modellati con apposite presse di estrusione in modo tale che, osservato in sezione longitudinale, lo spessore delle pareti sia maggiore nelle zone soggette a maggiori sollecitazioni. È il caso, ad esempio, dell'area di serraggio e dell'inizio della prima curvatura. È possibile ridurre ulteriormente lo spessore della parete alle estremità del manubrio tramite una conifica elaborata. In seguito, il materiale in eccesso nella larghezza viene facilmente rimosso. Queste procedure di ottimizzazione dei materiali sono utilizzate anche per la realizzazione dei manubri per bicicletta in acciaio e in titanio. Ottenuta la curvatura dalla geometria desiderata, di solito i manubri in alluminio devono essere raffreddati per poter essere in seguito anodizzati. Durante il processo di anodizzazione, lo strato superiore dell'alluminio viene trasformato in uno strato protettivo di ossido uniforme dall'elevata resistenza alla corrosione. Oltre alla protezione, l'anodizzazione offre anche la possibilità di ottenere effetti cromatici particolarmente gradevoli e durevoli.
L'alluminio della serie 6000 viene utilizzato sulle parti di biciclette e sui manubri più economici. In termini di durevolezza, presenta alcuni vantaggi dovuti alle proprietà della lega. Il primo consiste nel fatto che prima di rompersi per gli eccessivi cambiamenti di carico l'alluminio della serie 6000 inizia a deformarsi lentamente. Inoltre, l'alluminio della serie 6000 è più semplice da anodizzare, in modo che la produzione del manubrio completo risulti più economica. Essenzialmente, una lega della serie 6000 presenta resistenza o stabilità del materiale minori rispetto a una lega delle serie 7000 o 2000. Per compensare questa caratteristica, i manubri realizzati con la lega di serie 6000 devono essere progettati con uno spessore di parete maggiore, che a sua volta aumenta il peso del manubrio. La sua rigidità invece non è in alcun modo inferiore alle altre leghe con una sezione tubolare corrispondente. In termini di peso nel confronto complessivo dei materiali, i manubri in alluminio di serie 6000 tendono a rientrare nella fascia compresa tra leggermente sotto la media e la media. Le differenze in tal senso dipendono dall'ottimizzazione dello spessore della parete. Un manubrio per bici da corsa moderno in alluminio di serie 6000 dalla larghezza di 44 cm pesa circa 300 g.
Un omologo materiale della gamma di manubri rialzati per MTB dalla larghezza di circa 760 mm e dal diametro di 31,8 mm arriva facilmente a pesare oltre 340 g.
In un manubrio in alluminio delle serie 2014, 7050 o 7075, il peso diminuisce mentre resistenza e stabilità aumentano. In confronto, un manubrio per MTB in alluminio della serie 7075, con pari larghezza e spessore nell'area di serraggio, può avere un peso pari o inferiore ai 300 g.
I leggeri manubri per bici da corsa in alluminio della serie 7000 possono persino pesare meno di 260 g. I manubri per biciclette realizzati con leghe di alluminio di qualità superiore sono un po' più costosi, ma offrono comunque un ottimo rapporto qualità-prezzo, dovuto al maggiore sforzo di lavorazione necessario per la conifica, il modellamento e la creazione della finitura anodizzata.
Manubrio in carbonio: niente è più leggero
Fin dalla metà degli anni novanta, i manubri in carbonio sono stati introdotti con grande successo nelle gare professionali. Oggi, rappresentano la prima scelta dei ciclisti attivi che desiderano ottenere la massima stabilità con un peso particolarmente basso. Ma cos'è davvero il carbonio? Conosciuto anche come CFRP, questo materiale è un composito di fibre di carbonio incorporate in una matrice plastica, per cui può anche essere indicato come materiale plastico rinforzato in fibra di carbonio.
Le fibre di carbonio super leggere ma resistenti aggiunte a questa plastica la rendono adatta a essere utilizzata anche nelle biciclette. Ma non è tutto: mentre i metalli sono in grado di sopportare carichi in tutte le direzioni quasi allo stesso modo, il carbonio sopporta meglio le forze applicate nella direzione delle fibre. In questo modo, le fibre o gli strati (i cosiddetti prepreg in carbonio) dei manubri in carbonio possono essere utilizzati in modo specifico nella direzione in cui si presenteranno i carichi. Grazie a uno sviluppo ottenuto con calcoli elaborati, simulazioni e test di molti prototipi in un laboratorio di prova, è possibile rinforzare in modo specifico le aree sollecitate e risparmiare il materiale nelle altre parti. Le parti prodotte con questa modalità sono particolarmente leggere, rigide e così stabili da rendere tranquillamente possibile persino lo sviluppo di manubri da downhill in carbonio.
In confronto alle controparti in alluminio, un manubrio per bici da corsa in carbonio leggero ma pienamente in grado di sopportare carichi dalla larghezza di 44 cm pesa appena intorno ai 180 g. I manubri da MTB enduro in carbonio dalla larghezza di 760 mm pesano in media 190 g. Naturalmente, questi valori impressionanti hanno il loro prezzo. In molti manubri in carbonio è però possibile sentire il vero senso del ciclismo in ogni singola fibra, grazie alla struttura dello strato visibile. Ad esempio, nel caso del carbonio 3K i fasci di fibre sono composti da 3000 filamenti e intrecciati insieme per conferire al nuovo manubrio e quindi a tutta la bicicletta uno straordinario look in carbonio. Oltre alle finiture in carbonio 3K, sono disponibili anche manubri con finiture 12K e UD.
La sigla UD indica che le fibre sono disposte in modo unidirezionale, ovvero parallele all'interno della matrice plastica e non intrecciate, cosa che da un punto di vista esterno dona un aspetto elegante o un effetto ottico piacevole. Nei manubri disponibili sullo shop di BIKE24 le fibre UD sono utilizzate solo nello strato visibile, mentre la struttura in carbonio sottostante è composta da strati che prevengono la rottura improvvisa del materiale. Infine, le parti sono spesso rivestite da uno strato di lacca trasparente o semplicemente lucidate; più raramente, nella selezione di manubri disponibili è anche possibile trovare manubri in carbonio verniciati. La tendenza per i componenti in carbonio è chiaramente quella di mettere in mostra quello che si ha. Manubri, attacchi manubrio e altri componenti del cockpit con, ad esempio, fibre colorate rosse e blu nello strato superiore, seppure ancora rari sul mercato, rappresentano un elemento che attira sicuramente l'attenzione.
Potresti pensare che si tratta di componenti leggeri, delicati e puramente estetici, ma possiamo rassicurarti. I manubri per biciclette in carbonio realizzati al momento dai produttori rinomati sono soggetti ai più alti standard di qualità durante tutte le fasi di produzione e sono adattati ai carichi previsti, anche ai carichi di compressione che avvengono in più direzioni tramite il serraggio sull'attacco manubrio. Per montare il manubrio, segui le fasi di montaggio e la coppia di serraggio delle viti di fissaggio indicate dal produttore. Se non hai una chiave dinamometrica o una pasta di montaggio in carbonio, potrai trovare gli attrezzi e i lubrificanti di cui hai bisogno tra quelli offerti su BIKE24.
Manubrio in acciaio: solido e dal valore estetico
L'acciaio fu il materiale scelto per i primi manubri e i primi telai delle biciclette. Ancora oggi questo materiale viene utilizzato nei manubri delle biciclette grazie alla sua alta resistenza alla trazione e alle buone possibilità di trasformazione.
I manubri in acciaio disponibili si suddividono in due varianti: i modelli economici realizzati con spessi tubi di acciaio Hi-Ten dal peso particolarmente elevato e i manubri realizzati in tubi di acciaio con conifica Chromoly di alta qualità, disponibili anche su BIKE24. Gli acciai di alta qualità utilizzati per le biciclette sono leghe metalliche temprate e rinvenute; oltre che dal ferro, sono composte da carbonio e altri elementi metallici come il cromo, il molibdeno e il nichel. Con l'aumentare della loro presenza aumenta anche la resistenza alla trazione e alla corrosione. Gli acciai altolegati permettono di produrre manubri per biciclette in acciaio che, rispetto a quelli in alluminio, presentano una sezione tubolare esteticamente più gradevole con un peso moderato.
Per fare un confronto, un manubrio rialzato in lega Chromoly e largo circa 760 mm pesa ben 400 g. Inoltre, le parti in acciaio possono essere saldate durante la lavorazione in modo da garantire una maggiore stabilità, il che le rende particolarmente interessanti per discipline come la BMX. D'altra parte, i nuovi manubri da corsa in acciaio e i manubri ricurvi vengono utilizzati per sostituire quelli arrugginiti su vecchie bici da corsa, randonnée, bici da turismo e altri modelli classici. Parlando di ruggine, arriviamo al secondo piccolo inconveniente dell'acciaio dopo il peso, ovvero la sua predisposizione alla corrosione. I manubri in acciaio non altolegato devono essere verniciati o cromati in modo da avere un'ulteriore protezione dalla ruggine.
Manubrio in titanio: elemento elegante ed esotico dalle prestazioni impressionanti
Le leghe di acciaio offrono vantaggi in termini di resistenza, tenacità e aspetto estetico, ma presentano anche svantaggi, tra cui il peso piuttosto elevato e la predisposizione alla corrosione.
Il titanio di fascia di prezzo più elevata elimina gli svantaggi e unisce le qualità legate al peso dei materiali leggeri dalla massima stabilità a un buon rapporto tra resistenza e peso. Allo stesso tempo, la composizione del materiale assicura una piena resistenza alla corrosione per una durevolezza protratta nel tempo. Inoltre, il titanio offre un'elasticità che spesso rende possibile percepire un'esperienza di guida "viva", cosa che rende questo materiale adatto all'uso nei manubri per bici. Ma cos'è davvero il titanio? Le materie prime di questa lega sono titanio grezzo, alluminio e vanadio, elementi rari e quindi costosi; inoltre, anche la trasformazione risulta costosa e dispendiosa in termini di tempo.
Il prezioso manubrio così ottenuto convince grazie alla superficie elegante per lo più lucidata, opacizzata o trattata in una modalità mista che le conferisce un colore grigio argento, possibile grazie allo strato di ossido protettivo che si sviluppa sulla superficie delle leghe di titanio. In termini di peso, i manubri in titanio sono molti simili a quelli leggeri in alluminio: un manubrio rialzato in titanio con 31,8 mm di serraggio e 780 mm di larghezza pesa circa 320 grammi.
Quali vantaggi offrono le unità formate da manubrio e attacco manubrio?
Probabilmente ti è già capitato di vedere una bici da competizione per corse su strada o XC, sulla quale le forme aerodinamiche scorrono fluide e ogni dettaglio è perfetto. Di solito è possibile ottenere questa forma purissima di minimizzazione grazie a un'integrazione perfetta.
In passato, l'area intorno al manubrio, all'attacco manubrio e alla forcella rappresentava un punto piuttosto critico in termini di aerodinamica, ma fu possibile ottenere buoni miglioramenti grazie all'unione di manubrio e attacco manubrio in un'unica unità. Ma andiamo con ordine: una prima fase è stata rappresentata dai manubri per bici da corsa in alluminio e carbonio, già molto diffusi, con guida esterna dei cavi o canaline per i cavi interne. Con l'introduzione di questi manubri e di leve del cambio/freno ottimizzate, i cavi del cambio, comunemente detti fili, potevano essere fatti passare lungo il manubrio. Questa soluzione però non permette di mantenere un cockpit ordinato nell'area di serraggio e la turbolenza del vento continua a rappresentare un effetto collaterale indesiderato.
Un ulteriore passo in direzione di una posa dei cavi ordinata è stata l'introduzione dei freni a disco sulle biciclette da corsa. In breve tempo i produttori di componenti decisero di integrare una guida per la linea dei freni nella forcella e nel telaio, ma questa non è stata la fine dell'integrazione nell'area del manubrio della bicicletta. Oggi le combinazioni di manubrio e attacco manubrio in carbonio con guida interna dei cavi rappresentano la forma di manubrio per bicicletta più moderna. I manubri introdotti prima sulle bici da corsa e in seguito anche sulle MTB sono superiori ai manubri convenzionali per diversi aspetti.
- Buon rapporto rigidità-peso
- Guida dei cavi completamente interna nella maggior parte dei casi
- Cavi e tiranti protetti
- Migliore aerodinamica
- Argomentazione esclusiva di vendita per un montaggio personalizzato
L'attacco manubrio adatto e l'accessorio più utile
Nel cockpit della bicicletta, attacco manubrio, serie sterzo, manubrio e reggisella formano un'importante unità in termini di seduta e aspetto estetico. L'attacco manubrio e il manubrio devono innanzitutto combaciare nella loro interfaccia, l'area di serraggio. Nella MTB esistono molti modelli di attacco manubrio con serraggio da 31,8 o da 35 mm e dovrai prestare attenzione anche alla corretta larghezza del morsetto. Nel caso di manubri particolarmente larghi per l'enduro, il downhill o il freeride, l'alta stabilità può essere garantita solo con un adeguato rinforzo da parte dell'attacco manubrio. Determinate combinazioni di materiali sono inoltre consigliabili per via dell'aspetto e delle proprietà dei materiali*:
- Manubrio e attacco manubrio in alluminio
- Manubrio e attacco manubrio in acciaio
- Attacco manubrio in alluminio e manubrio in carbonio
- Manubrio e attacco manubrio in carbonio
- Manubrio e attacco manubrio in titanio
- Manubrio in titanio e attacco manubrio in alluminio
*Per ogni combinazione, ti invitiamo a rispettare le raccomandazioni del produttore prestando particolare attenzione alle coppie di serraggio indicate.
Anche la giusta combinazione di colori e la finitura delle superfici possono essere decisivi per realizzare il montaggio dei tuoi sogni. Nell'ampia scelta di manubri e di parti del cockpit della bicicletta in alluminio sono comprese parti verniciate e anodizzate. La superficie dell'alluminio può avere una finitura sabbiata, opaca o lucida. Se desideri utilizzare parti colorate di diverse serie o produttori, prima del montaggio assicurati che la tonalità del colore sia uniforme.
💡 Naturalmente, l'ideale sarebbe che anche la serie sterzo, i distanziatori e il morsetto per la sella si inserissero armoniosamente nel quadro generale.
Considerando che il fascino dell'acciaio e del titanio deriva in gran parte dalle finiture delle superfici eleganti, lucide e incolori, la maggior parte dei manubri e dei rispettivi attacchi e sostegni presentano un aspetto opaco o lucidato. Nel caso del titanio, è anche possibile sabbiare la superficie in modo da ottenere un look unico. I manubri in acciaio non inossidabile vengono cromati come protezione, mentre quelli in acciaio inossidabile, i cosiddetti acciai Niro, e quelli in titanio mantengono il proprio aspetto finale senza bisogno di ulteriori strati protettivi.
Se desideri combinare parti del cockpit in carbonio, presta attenzione alle specifiche per la struttura della finitura sulla superficie, ad esempio 3K, 6K, 12K o UD, e all'eventuale verniciatura delle parti in carbonio con vernice trasparente.
Per le ragioni menzionate in precedenza, molti produttori offrono intere linee di parti dall'aspetto uniforme.
Oltre al manubrio della bicicletta, anche gli attributi della lunghezza e dell'angolo dell'attacco manubrio possono influenzare positivamente la tua seduta. Trovi più informazioni al riguardo al punto: Come regolare correttamente il nuovo manubrio.
Nonostante le proprietà innovative dei materiali, il design accattivante e l'aspetto raffinato, anche i manubri delle biciclette moderne hanno bisogno di impugnature per manubrio o nastri per manubrio nei punti di contatto. Le impugnature vengono quasi sempre utilizzate sulle barre, mentre i nastri per manubrio vengono avvolti soprattutto sui manubri delle bici da corsa e su quelli con forme diverse. L'involucro del manubrio svolge contemporaneamente diversi compiti:
- funge da isolamento termico, soprattutto in inverno;
- aumenta l'aderenza, impedendo ad esempio di scivolare sul bagnato;
- crea un'imbottitura per assorbire ulteriormente colpi e vibrazioni;
- offre un'altra opzione per la personalizzazione estetica.
Spesso il materiale utilizzato per le impugnature per le barre è la gomma (caucciù sintetico), il silicone e talvolta anche il sughero o la pelle. È anche possibile una combinazione per un uso mirato delle proprietà positive. Infine, generalmente vengono compresi i tappi per le estremità del manubrio, le cui versioni più semplici sono tenute sul manubrio dall'aderenza. Quando nei modelli di qualità superiore il materiale delle impugnature si trova su un rivestimento o su una struttura sottostante bloccata saldamente, si può parlare di impugnatura lock-on. Il serraggio può essere effettuato su un'estremità, su entrambe o internamente. Le impugnature lock-on risultano particolarmente resistenti alla torsione; anche il manubrio di una bicicletta deve adattarsi bene alla mano, ma esistono mani di dimensioni diverse. Per questo motivo i produttori cercano di aumentare la superficie di contatto o il supporto tramite diversi diametri e forme che variano a seconda della larghezza dell'impugnatura, contribuendo inoltre a prevenire affaticamento e sforzi impropri. Sono inoltre disponibili impugnature con supporto aggiuntivo per l'eminenza della mano, con estremità per manubrio MTB integrate o con entrambe le caratteristiche. I supporti per l'eminenza della mano evitano che i polsi si pieghino e sono quindi ideali per prevenire eventuali disagi o disturbi circolatori durante il tragitto. Le estremità per i manubri per MTB, anche chiamate corna, offrono ai ciclisti per turismo la possibilità di aggiungere un'ulteriore posizione di impugnatura sui manubri da MTB o da trekking. Durante gli sprint e i percorsi in salita, le estremità per il manubrio permettono anche di esercitare una trazione più attiva sul manubrio e di esercitare una pressione maggiore sul pedale.
Quando acquisti una nuova bici da corsa o da gravel, questa è dotata di nastro per l'impugnatura avvolto intorno al manubrio. I nastri permettono di avvolgere in modo costante l'intero manubrio in tutte le posizioni di impugnatura. I nastri manubrio classici sono realizzati in cotone, sughero o pelle, le varianti più moderne sono invece in schiuma EVA. Alcuni produttori offrono nastri con diverse resistenze dei materiali per smorzare meglio le vibrazioni e adattarsi alle varie larghezze di impugnatura. Anche le estremità di un manubrio da corsa sono rifinite con tappi per le estremità.
Se i tappi di plastica non ti piacciono o se spesso ti capita di perderne uno, dai un'occhiata agli eleganti tappi terminali avvitabili. Oltre a offrire un fissaggio sicuro sul manubrio tramite un expander, i tappi terminali di alta qualità convincono grazie agli eleganti tappi in alluminio o in acciaio. Nell'ampia scelta disponibile, potrai anche trovare soluzioni di trasporto originali come tappi manubrio dotati di un mini attrezzo integrato.
Come regolare correttamente il nuovo manubrio
La regolazione o posizione del manubrio svolge un ruolo importante per una seduta ottimale. L'allineamento principale del manubrio dipende dal tipo di bicicletta e dal tipo di utilizzo.
Di solito puoi accorgerti del fatto che la posizione di pedalata che hai adottato non è corretta in base alle contrazioni e ai dolori spiacevoli che si presentano nella zona del collo, delle spalle, della schiena e dei polsi. In teoria, si sta seduti in modo corretto se la spina dorsale in questa posizione segue la sua naturale forma a S. Il manubrio e la sella devono essere regolati in modo che il bacino sia leggermente rivolto in avanti creando una leggera lordosi della schiena: in questa postura, i muscoli della parte bassa della schiena e dell'addome possono lavorare in modo ottimale. Le braccia devono essere leggermente piegate rispetto alle spalle e i gomiti puntati verso il basso. Prima di apportare modifiche, ti consigliamo di misurare e prendere nota dell'attuale posizione, in modo da poter facilmente tornare a quella precedente. Dopo aver registrato tutto, puoi iniziare a migliorare la posizione di pedalata.
Inizia controllando l'altezza del manubrio. Misurala sulla bicicletta in posizione verticale, da terra fino alla parte superiore del manubrio per le bici da corsa e fino alle estremità del manubrio per le MTB. Il valore misurato deve essere regolato in relazione alla posizione di pedalata rispetto all'altezza della sella. Questo rapporto è chiamato sopraelevazione della sella per via delle selle generalmente più alte delle bici da corsa. L'altezza del manubrio è determinata soprattutto dall'altezza dei distanziatori, dall'attacco manubrio e dal rise. Oltre all'altezza del manubrio, anche fattori come la distanza tra la sella e il manubrio o le leve dei freni e l'inclinazione del manubrio sono importanti per mantenere una posizione di pedalata comoda. Potrai modificarla nell'area del manubrio agendo sulla lunghezza dell'attacco, il backsweep e l'allineamento del manubrio. In genere, per il backsweep vale quanto segue: più bassa è l'inclinazione della parte superiore del corpo, più alto è il backsweep. Il manubrio deve essere ruotato nell'attacco manubrio in modo che durante la posizione di pedalata abituale sui diversi tipi di bicicletta le braccia siano leggermente piegate.
💡 La maggior parte dei manubri moderni presenta linee guida stampate per semplificare l'allineamento.
A seconda del tipo di bicicletta, vengono utilizzate le impostazioni di base indicate di seguito.
MTB: trail/escursioni
Sulle bici per trail moderne, spesso la sella e il manubrio si bilanciano a vicenda per distribuire il peso in modo equilibrato sia in salita che in discesa. Questo permette di sedersi comodamente nella normale posizione di pedalata con un'inclinazione della parte superiore del corpo compresa tra 55 e 60°, mentre durante la discesa il ciclista può facilmente spostare il proprio peso sulla parte posteriore della bici. Se la tua bici è dotata di un reggisella telescopico, quando cambi l'altezza del manubrio avrai un margine leggermente superiore e migliori caratteristiche di pedalata sia in salita che in discesa. Spesso si utilizzano manubri rialzati con un backsweep compreso tra 9 e 16° per una comodità maggiore.
MTB: cross country (XC)
La posizione di pedalata sulle vere MTB da cross country è molto simile a quella delle bici da corsa e dei ciclocross più performanti. Le biciclette ottimizzate per il fuoristrada presentano una distanza sella-manubrio, che però risulta moderata con un valore massimo di circa 5 cm. Anche l'inclinazione della parte superiore del corpo, intorno ai 40°, risulta piuttosto sportiva. Questa impostazione è dovuta al profilo del percorso in costante cambiamento: i tratti più duri richiedono la massima pressione sulla ruota anteriore, mentre nelle sezioni piane ogni watt conta in caso di bassa resistenza al vento. Per garantire che tutto proceda per il meglio anche nei tratti in discesa sempre più impegnativi, anche la distanza sella-manubrio viene concepita sempre più in modo variabile per mezzo di reggisella dropper. Insieme all'altezza anche la forma del manubrio contribuisce a supportare lo sviluppo ottimale della potenza. Generalmente i corridori usano solo manubri piatti leggermente a gomito (con curvatura massima di 9°).
MTB: downhill/bike park
Se preferisci spingere i limiti su terreni estremamente ripidi, ti consigliamo una bici specifica per il downhill e una configurazione del manubrio diversa da quella utilizzata per il trail.
Dal momento che nel downhill e nel park i ciclisti procedono quasi esclusivamente in posizione rialzata, la sella rimane bassa. La posizione di pedalata da seduti viene usata molto raramente per i transfer, per cui la parte anteriore è automaticamente più alta ed è possibile spostare facilmente il baricentro del proprio corpo all'indietro, riducendo anche il rischio di cadere in avanti oltre il manubrio.
Se spesso preferisci usare una vecchia bici da XC o da trail per il bike park, puoi valutare di usare un manubrio da downhill largo, un distanziatore leggermente più alto e un attacco manubrio corto con angolo positivo.
Naturalmente, la parte anteriore del cockpit delle biciclette specifiche per il downhill è adattata al meglio alle esigenze delle discese affrontate in modo aggressivo. Anche l'altezza del manubrio aumenta insieme all'elevata altezza di montaggio delle forcelle a molla. Un attacco manubrio corto e un manubrio da downhill particolarmente largo ti permetteranno di azionare i comandi sul manubrio in modo rapido ed efficace. Una caratteristica notevole della forma dei rise dei manubri da downhill è la loro dimensione, spesso compresa tra i 25 e i 35 mm, mentre il backsweep, in media di 8°, risulta piuttosto modesto.
Bici da corsa/da ciclocross: classico/performance
Su una tipica bicicletta da corsa o da ciclocross, con la quale non devi temere nessuna competizione, la distanza sella-manubrio ha un ruolo particolarmente importante. Questo parametro descrive la differenza di altezza tra la sella e il manubrio.
Qual è lo scopo di tutto questo? In condizioni ottimali la resistenza al vento diminuisce e la velocità aumenta grazie all'inclinazione della parte superiore del corpo che da piatta nella posizione sulla parte superiore del manubrio può scendere fino a 20° passando all'impugnatura sulla parte inferiore. Tra i professionisti, non è raro osservare sopraelevazioni della sella comprese tra 8 e 10 cm per ottenere i migliori valori aerodinamici possibili. Se con la tua bici da corsa desideri padroneggiare sia i tour panoramici che giri di allenamento impegnativi e competizioni o se partecipi a gare di ciclocross, puoi puntare su un intervallo più moderato compreso tra 4 e 6 cm, in modo da avere un po' più di comodità e controllo durante la discesa. Puoi cambiare la posizione del manubrio scegliendo di montare un attacco manubrio negativo e utilizzando pochi distanziatori o evitandoli completamente. Una maggiore distanza sella-manubrio farà aumentare sia l'inclinazione della parte superiore del corpo che l'angolo tra il tronco e le braccia, che potrà così arrivare a 80-90°.
Assumendo questa postura, il centro di gravità viene spostato davanti al piano del pedale e la forza può essere trasmessa in modo ottimale. Per riuscire a mantenere questa posizione di pedalata per un periodo di tempo prolungato, il corpo e in particolare i muscoli della schiena e dell'addome devono essere abituati a carichi maggiori. I manubri ideati unicamente per la corsa non offrono alcun rise e solo raramente un backsweep compreso tra 2 a 3°.
Bici da corsa per gravel/all road
Le bici da corsa per le escursioni e gli spostamenti dei pendolari e le bici per gravel e all road sono più comode ma comunque veloci. Si contraddistinguono per una distanza sella-manubrio ridotta (tra i 2 e i 3 cm) o pesino sullo stesso livello. Di conseguenza, l'inclinazione della parte superiore del corpo è più bassa, aspetto che rende comoda la posizione di pedalata anche per lunghi periodi di tempo. Di solito questo risultato viene raggiunto tramite l'uso di diversi distanziatori e il montaggio di un attacco manubrio positivo e più corto. Se sei in buona forma fisica e usi la bici da corsa per le escursioni per lo più sulla strada o se non fai spesso percorsi sterrati con la tua bici all road, considera di usare una distanza sella-manubrio più elevata e una postura più allungata. Se invece sei un principiante e vuoi usare spesso la bici con manubrio drop per gli spostamenti da pendolare nel traffico cittadino o sfruttare la bici da gravel per un'avventura su un terreno ripido, scegli una distanza sella-manubrio ridotta o nulla e una postura più compatta. I modelli di manubri drop con rise (10 - 15 mm) e backsweep (circa 4,5 - 6°) stanno acquisendo sempre più popolarità tra i ciclisti che desiderano aumentare la comodità durante le escursioni o il controllo su tutti i terreni.
Bici da trekking
Le bici da trekking uniscono comodità e prestazioni adatte alle escursioni. Grazie a una distanza sella-manubrio compresa tra 5 e 10 cm, è possibile inclinare la parte superiore del corpo tra 60 e 80° e ottenere un angolo di circa 70-80° tra il busto e le braccia. Per regolare in questo modo il cockpit si usano di solito alcuni distanziatori e attacchi manubrio con angoli pari o superiori a 17°. La possibilità di scelta della forma del manubrio è piuttosto ampia: manubri piatti stretti e leggermente a gomito per uno stile di guida sportivo e ambizioni fuoristrada oppure manubri ergo con più curve rivolte verso il ciclista per una libertà rilassata sulle due ruote.
Bici da città
Come indicato nella sezione "Quando cambiare il manubrio della bicicletta", nel caso delle bici da città la sella sostiene gran parte del peso del ciclista. Per questo motivo, l'attacco manubrio, i distanziatori e il manubrio sono ottimizzati per una posizione di pedalata eretta. Il manubrio dovrà quindi essere montato 10 centimetri abbondanti più in alto rispetto alla sella; grazie a questa regolazione, unita all'ampio backsweep del manubrio, il o la ciclista di una bici da città potrà assumere una posizione particolarmente eretta. In teoria, l'inclinazione della parte superiore del corpo dovrebbe essere compresa tra 90 e 80°, mentre l'angolo tra le braccia e il busto dovrebbe essere pari o inferiore a 60°. Mostra il tuo rise, mostra il tuo sweep, o per meglio dire il tuo backsweep: un manubrio da città è immediatamente riconoscibile dal suo evidente backsweep (pari o superiore a 25°) e spesso anche dal rise, che può superare i 30 mm.
Consigli generali
Se desideri una maggiore pressione sulla ruota anteriore o sul manubrio, puoi abbassarli utilizzando meno distanziatori. A condizione che l'attacco manubrio lo sostenga, anche un attacco montato con una rotazione di 90° può portare al risultato desiderato. Vorresti alleggerire i polsi, le spalle e il collo? In questo caso puoi aumentare l'altezza del manubrio, se hai abbastanza tubo di sterzo rimanente, tramite distanziatori o con un attacco manubrio con un angolo più verticale. Se la stabilità non è fondamentale per la tua bicicletta, puoi anche prendere in considerazione un attacco manubrio con regolazione dell'angolo. Se hai una vecchia bicicletta con un attacco ad albero, sarà ancora più facile: per modificare l'altezza ti basterà allentare la vite di fissaggio (rivolta in basso verso la forcella); non dimenticati però della profondità minima di inserimento.
Oltre all'altezza del manubrio e alla distanza dalla sella, anche l'area di seduta e la geometria del telaio hanno una grande influenza sulla seduta e sull'efficiente sviluppo della potenza. Per montare la bicicletta in modo ottimale, è necessario considerare tutti i componenti del sistema.