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Il deragliatore posteriore della tua bici, una rapida guida per conoscerlo a fondo
Vuoi cambiare il cambio? Con noi lo farai in tutta velocità! Giochi di parole a parte, se hai bisogno di sostituire il deragliatore posteriore della tua MTB, bici da corsa, gravel, fatbike, o qualsiasi modello, eccoti una guida per mettere nel carrello in cambio da bici perfetto per te! Continua a leggere
Il cambio posteriore della bici: denti e velocità
Prima di partire a descrivere questo prezioso componente della bici, chiariamo un dubbio, ma è più corretto chiamarlo deragliatore posteriore, cambio posteriore, o semplicemente cambio? La risposta esatta è, rullo di tamburi… deragliatore posteriore. Volendo usare una terminologia corretta al cento percento, il cambio è l'insieme dei componenti che permettono alla bici di cambiare rapporto, quindi: deragliatore posteriore, deragliatore anteriore, leve del cambio e la cavetteria, elettronica o meccanica, che collega tutti il sistema. Bisogna però ammettere che, molto spesso, il deragliatore posteriore è chiamato semplicemente “il cambio”, mentre il deragliatore anteriore semplicemente “il deragliatore”. Anche in questa breve guida, quando parleremo di cambio della bici, in realtà ci stiamo riferendo al solo deragliatore posteriore della bici.
Con le idee un po' più chiare per quanto riguarda la terminologia, andiamo ora a spiegare nel dettaglio cosa è un cambio posteriore da bicicletta e rispondere ad alcune domandi frequenti su questo componente.
Il deragliatore posteriore: anatomia di un cambio da bicicletta
Esclusi i modelli al mozzo, tutti i cambi da bici, non importa se siano i tradizionali meccanici o i più recenti elettronici, si compongono degli stessi pezzi. Da quando il deragliatore posteriore ha preso la forma moderna, dagli anni cinquanta del secolo scorso, è formato da:
- Attacco al telaio: è una semplice vite con testa esagonale che si avvita sull'occhiello del forcellino con il cambio. Ed è universale, una cosa in meno a cui pensare in fase di acquisto del deragliatore posteriore nuovo!
- Bielle del corpo principale: la parte centrale del cambio. Nei cambi moderni è orizzontale, dando forma alla cosiddetta geometria a ginocchio. Nei modelli vintage, o basici, è perpendicolare al terreno, questi cambi posteriori da bici sono detti a parallelogramma. La traslazione di queste bielle permette alla catena di passare da un pignone all'altro. Nei modelli meccanici sono azionate da un cavetto di acciaio tirato dalla leva del cambio, in quelli elettronici da un motorino su impulso elettrico della leva o pulsante del cambio.
- Bilanciere: è la parte dove scorre la catena. Attraverso il suo movimento mantiene la catena alla corretta tensione nei differenti rapporti. È molto spesso chiamato gabbia del cambio.
- Puleggia di guida e puleggia di tensione: sono i due ingranaggi in materiale plastico comunemente chiamate rotelline del cambio. La puleggia di guida è quella inferiore, mentre la puleggia di tensione è quella superiore. Fanno scorrere la catena lungo il bilanciere ruotando su due semplici bronzine e di solito sono piccoline e poco appariscente, ma ti sarà capitato di vederne di enormi e dai colori sgargianti. Sono un upgrade per il tuo cambio, di solito non fornito dal produttore del deragliatore posteriore, ma disponibile in after market.
Ora che sai tutto, o quasi, su come è composto un cambio da bici, andiamo a rispondere ad alcune domande che spesso si pone chi come te vuole acquistare un deragliatore posteriore nuovo per la propria bici.
Come posso verificare la compatibilità di un cambio posteriore da bici?
La prima domanda da porsi e senza dubbio la più fondamentale. Innanzitutto, sulla tua bici è montato un deragliatore posteriore meccanico o deragliatore posteriore elettronico? Ovviamente tra i due sistemi non c'è alcuna compatibilità, per cui dovrai acquistare un cambio posteriore della stessa tipologia di quello già installato sulla tua bici.
Seconda domanda. Di che marca è il tuo attuale cambio? Con la risposta a questa domanda, avrai già risolto buona parte dei problemi di compatibilità. Un cambio Shimano sarà sostituito solo da un altro cambio Shimano, un Campagnolo da un Campagnolo e uno SRAM da uno SRAM. Vi sono poi produttori indipendenti che producono deragliatori posteriori compatibili con quelli dei marchi principali, ma documentati bene sull'effettiva compatibilità.
Terza domanda. Quante velocità ha il tuo deragliatore posteriore attuale? Le velocità non sono il numero di rapporti, questi si ottengono moltiplicando le velocità del cambio per il numero di corone all'anteriore. Il numero di velocità è indicato dal numero di pignoni sulla cassetta. Ma comanda la leva o il cambio posteriore? Ricordati che “chi comanda” è la leva del cambio, per cui dovrai sempre installare un cambio compatibile con le leve già montate sulla tua bici.
Quarta domanda. A che serie appartiene il mio deragliatore posteriore? Capita che cambi posteriori con lo stesso nome appartengano a generazioni differenti, a volte non compatibili tra loro. Il diavolo spesso è nei dettagli, prestaci molta attenzione.
Posso montare un cambio posteriore da MTB sulla bici da corsa e viceversa?
Domanda dalla risposta non univoca. Vi sono alcuni deragliatori posteriori da corsa che funzionano con i comandi flat da MTB, così come sul mercato si trovano deragliatori posteriori da MTB che funzionano con le leve per manubrio drop da corsa. Ma mentre per SRAM la compatibilità è ampia, per Shimano si fa più ristretta. Controlla nelle specifiche tecniche fornite dai vari produttori.
Gabbia lunga o corta: il numero di denti massimo
Lo stesso tipo di deragliatore posteriore è quasi sempre disponibile in gabbia corta o lunga, o meglio gabbia media o lunga. Cosa comporta? La lunghezza della gabbia incide sulla capacità del cambio posteriore, ossia sul rapporto massimo posteriore. Più è lunga la gabbia, ossia il bilanciere, più rapporti “grossi”, con molti denti e quindi adatti alla salita, potrai montare. In passato si parlava di gabbia corta, ma ormai anche nella loro misura minima sono vere e proprie gabbie medie.
Il cambio per bici da gravel in cosa si differenzia?
Oltre alle due tipologie classiche strada e MTB, oggi abbiamo anche deragliatori posteriori per bici da gravel. Possiamo vederli come un cambio posteriore da bici da corsa che ha fatto palestra, o uno da MTB che si è messo a dieta. Rispetto a un cambio da strada, un cambio posteriore da gravel ha una capacità maggiore, da 36 a 42 denti, e un sistema di frizione per i terreni più accidentati. Rispetto a uno da MTB, non arriva ai 52 denti di questi ultimi di capacità ed è più leggero, quindi in teoria meno robusto.
Un deragliatore posteriore nuovo per ripartire a tutta velocità!
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