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Parti in quarta con il giusto cambio per bicicletta!
Il cambio della bicicletta è un elemento essenziale. Anche se oggi lo diamo per scontato, agli inizi del Novecento era una novità assoluta che ha permesso a molti ciclisti di sfruttare l’eccezionale potere della trasmissione meccanica per pedalare meglio, con meno sforzo. Il cambio sfrutta le leggi della fisica per darti, letteralmente, delle marce in più. Vediamo allora come funziona, quali tipi di cambio esistono in commercio e come scegliere quello che fa più al caso tuo. Continua a leggere
Come funziona il cambio della bici?
Quando spingi sui pedali, la forza che sprigioni viene trasmessa attraverso un ingranaggio (la ruota dentata) alla catena e, infine, a un altro ingranaggio (chiamato pignone) che è collegato al mozzo della ruota posteriore. La maggior parte delle biciclette ha più ingranaggi e più pignoni disposti in un gruppo chiamato cassetta. A spostare la catena tra le diverse combinazioni d’ingranaggio e pignoni quando cambi marcia ci pensano degli elementi specifici, chiamati deragliatori. Il deragliatore anteriore è un dispositivo dal funzionamento piuttosto semplice, che spinge la catena fuori da un ingranaggio così che venga catturata da quello successivo. Il deragliatore posteriore ha un funzionamento un po' più complesso perché come quello anteriore guida la catena da un ingranaggio all'altro, ma ha anche il compito di mantenere la tensione della catena e di allentarla quando si passa da un ingranaggio più grande a uno più piccolo.
Quali tipi di cambio esistono?
Quando sceglierai un gruppo di cambio per la tua bici, sia essa un modello da corsa o una MTB, ti accorgerai che ci sono alcuni grandi marchi che la fanno da padrone (Shimano e SRAM, per citare alcuni dei più noti). Scegliere un cambio per la tua bici significa anche scegliere i vari componenti, o accessori, che lo compongono, tra cui le leve cambio. Queste variano in base alla marca, alle tue preferenze specifiche e al fatto che siano levette per MTB o levette per bici da corsa.
Una prima grande differenza sta nella tecnologia: esiste il cambio manuale, che è quello più diffuso (e in genere più economico) e il cambio elettronico, che dal canto suo offre vantaggi in termini di velocità della cambiata, richiede meno manutenzione ed evita il sovratensionamento della catena. In secondo luogo, potrai scegliere tra un cambio tradizionale, ovvero esterno, e il cambio al mozzo, ovvero racchiuso nel corpo del mozzo posteriore. La catena, in questo tipo di cambio, non si sposta mai: sono gli accoppiamenti tra le ruote dentate a muoversi e a permettere di cambiare marcia. Infine, possiamo affermare che esiste un tipo di cambio specifico, o meglio più adatto, per ogni disciplina ciclistica. Vediamo meglio.
Cambio per bici da strada
Un tempo molte biciclette da strada avevano tre ingranaggi, una disposizione nota come pedivella "tripla", mentre oggi quasi tutte le bici da corsa hanno pedivelle con due ingranaggi (dette "doppie") o con un solo ingranaggio.
Le cassette delle bici da corsa contano generalmente tra i 10 e i 13 pignoni, a seconda della marca e del livello di trasmissione che equipaggia la bici. Nella maggior parte dei casi, il pignone più piccolo ha 11 denti e il più grande ne ha tra 25 e 32 denti: maggiore è la differenza tra il pignone più piccolo e quello più grande, più ampia è la gamma di marce disponibili.
Se pedali in una zona collinare, la marcia più facile è l'opzione migliore perché ti permette di mantenere una cadenza più efficiente durante le salite. Se le salite sono relativamente brevi e non troppo ripide, una pedivella medio-compatta è la scelta ideale. Se le salite sono lunghe e ripide, la pedivella compatta è l’alternativa perfetta. I ciclisti che percorrono strade pianeggianti possono anche utilizzare cassette con un'escursione minore rispetto a quelle utilizzate per le salite. Si tratta di cassette sono leggermente più leggere che offrono il vantaggio di un cambio più delicato tra una marcia e l'altra.
Cambio per mountain bike
Nella maggior parte dei casi, i cambi per bici MTB usano un deragliatore specifico per MTB (che può essere un deragliatore anteriore o uno posteriore) e un solo ingranaggio. Questo sistema offre diversi vantaggi nei trail perché è più leggero, più facile da usare e meno soggetto a guasti grazie alla sua semplicità meccanica. Inoltre, i deragliatori posteriori ad ampio raggio consentono alle moderne trasmissioni 1x di raggiungere la stessa gamma di rapporti che si ottenevano, in passato, con una più pesante doppia o tripla pedivella.
Rispetto a coloro che praticano ciclismo su strada, gli appassionati di mountain bike in genere fanno più salite e tendono a pedalare e muoversi più lentamente (le velocità più elevate sui trail, infatti, in genere vengono raggiunte nelle discese, quando pedalare non è necessario o è impossibile). Per questo motivo il cambio delle mountain bike è molto più semplice rispetto a quello della bici da corsa, e gli ingranaggi vanno dai 28 ai 32 denti e cassette a 12 velocità con pignoni fino a 52 denti.
Cambio per Gravel e Ciclocross
Le biciclette Gravel e da ciclocross bilanciano le esigenze della guida su strada e di quella fuori strada, quindi mescolano le caratteristiche del cambio da bici da corsa e quello da MTB. Il cambio delle marce in discipline tecniche come Gravel e Ciclocross dipende molto dal terreno: i ciclisti che pedalano in zone relativamente pianeggianti possono utilizzare cambi compatti da bici da corsa, mentre le trasmissioni in zone molto collinari spesso assomigliano a quelle delle mountain bike.