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Cappellino bici – Una coppia che dura da più di un secolo

Uno degli aggettivi oggi più usati, e abusati, è iconico. Ma come descrivere altrimenti il cappellino da ciclismo? Sì, perché cappellino ciclismo sono una coppia, che non scoppia, fin dalla nascita dello sport velocipedistico. Con alti e bassi, certo, ma quale coppia non li ha? Andiamo allora a conoscere meglio, e a tributare un omaggio al berrettino da ciclista, icona di uno sport che nasce a fine Ottocento. Continua a leggere

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Dal cappello al cappellino da ciclista – Una storia fatta di baffi a manubri e strade sterrate

All'inizio fu il cappello da bici, si solito una coppola. Perché nel ciclismo pionieristico di fine Ottocento si sentì subito l'esigenza di coprirsi il capo da sole, pioggia e polvere. La casquette, come chiamano i francesi il berrettino da ciclismo, inizia a evolversi come tutti i capi di abbigliamento per la bici. I pantaloni corti alla

zuava in fustagno diventano i pantaloncini da ciclismo con il fondello in pelle di daino o camoscio, i pesanti cappelli da ciclismo diventano gli attuali cappellini da bici in cotone con visiera flessibile. E il cappellino da bici è anche un formidabile accessorio per veicolare il nome dello sponsor. Nasce un'icona dell'abbigliamento da ciclismo che, data per defunta più volte, è sopravvissuta fino ai giorni nostri.

Cappellino ciclismo vintage – Un must per il dopo corsa nel gravel, ma non solo

Helmet killed the cycling cap, potrebbe essere il titolo di una canzone dedicata al nostro cappellino da bici. Il casco ha infatti in qualche modo soppiantato l'uso del cappellino in bici. La MTB, che è storicamente legata al casco fin dalla sua nascita, non viene mai associata al berretto da bici. Quasi scomparso, se non sulla testa dei professionisti nelle interviste del dopo corsa per motivi pubblicitari, ha avuto un potente ritorno prima con le ciclostoriche, il cappellino ciclismo vintage Molteni o Brooklyn è il perfetto completamento di un abbigliamento ciclistico del secolo scorso, poi con il gravel e la sua ispirazione hipster, baffi a manubrio compresi, dove il cycling cap, l’inglese ormai ha soppiantato il francese come lingua del ciclismo, è un complemento di abbigliamento indispensabile. Ma il berrettino da bici non è solo utile tra gli accessori per essere alla moda o in tema come le maglie vintage per chi fa eventi come L'eroica o il dopo corsa gravel, può essere indossato sotto il casco come una bandana, forse il più stiloso tra i sottocaschi con in più la visiera a proteggere dai raggi del sole negli occhi, trasformando così i caschi bici da corsa in caschi MTB. Per questo trovi tanti berrettini da bici in materiali, dal classico cotone a tessuti tecnici traspiranti e ad asciugatura rapida, vari colori, dal nero alle tinte fluo, e disegni moderni da indossare sotto casco o al briefing pre gara. Riesci ancora a fare a meno di un berrettino da bici? No? Che aspetti…

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